Liguria

Sto analizzando la galleria commerciale del Waterfront. Turismo e commercio vanno di pari passo


Genova. “Il tema Waterfront è ancora tutto da dipanare e analizzare, anche se siamo già in una fase molto avanzata”. Tiziana Beghin, neo assessora a Commercio e Turismo (e non solo, ma ne parleremo più avanti), ha le idee piuttosto chiare. Ha infatti individuato i fascicoli cui dedicare maggiore attenzione e quelli che ancora necessitano di dati, e la galleria commerciale che sorgerà all’interno del Waterfront di Levante è uno dei primi.

“Sto cercando di mettere un’attenzione particolare al tema. Voglio analizzarlo da tutti i punti di vista, perché comprendo perfettamente le proteste dei commercianti che ritengono che la galleria commerciale possa danneggiare il commercio di prossimità e del centro. Però siamo in una fase talmente avanzata che è difficile. Ci sono strumenti che sto analizzando per capire se in qualche modo siamo ancora in tempo per raddrizzare il tiro“.

Al netto dei maxi fascicoli, Beghin ha tra le mani parecchie deleghe importanti. Oltre a Commercio e Turismo ci sono lo Sportello unico delle attività produttive-Suap, che è una novità e a breve verrà presentato, e poo Mercati e Fiere, Centri integrati di Via-Civ, Pro Loco, Tradizioni, Marketing territoriale, Fondi e progetti europei.

Beghin, apprezza l’idea che due deleghe importanti come turismo e commercio siano state accorpate?

In realtà ho chiesto io l’accorpamento, essendomi occupata molto di sviluppo di azienda. Dieci anni come europarlamentare mi hanno consentito di avere anche una vista un po’, diciamo, dall’alto su tante dinamiche. Sono convinta che per una città come Genova, nata sul commercio, abbia un carattere distintivo che può essere poi legato all’attrazione turistica. Inoltre vorremmo avere un turismo che aiuta i commercianti e tutte le attività produttive.Q uindi credo che siano dovete che sia importante che siano insieme. Io poi ho anche il marketing territoriale, e dovremo lavorare in modo sinergico anche con altri assessori, come l’assessore alla cultura e perché no la stessa sindaca rispetto allo sport e ai grandi eventi.

In questo periodo si parla molto di overtourism e di città che contano praticamente solo sul turismo come fonte di entrate, con conseguenze spesso indesiderate. Lei cosa ne pensa?

Penso si possa trovare un giusto equilibrio, perché il commercio in questo momento a Genova sta un po’ soffrendo, e quindi il turismo è una risorsa che effettivamente viene utilizzata e su cui viene investito molto. Dobbiamo considerare che Genova può essere una città turistica 365 giorni all’anno. Abbiamo la fortuna di avere inverni miti ed estate non così calde, cosa che rispetto ad altre grandi città può costituire un un vantaggio. Noi oggi non abbiamo fenomeni di overturism a Genova, abbiamo delle concentrazioni in determinati luoghi e in determinati periodi. Quello che invece deve essere fatto è spalmare molto di più sull’anno, cercare di incentivare soggiorni più lunghi e soprattutto cercare di costruire un’offerta turistica che consideri le grandi opportunità che ci sono a Genova.

Ci vorrà forse un diverso modo di comunicare Genova, non solo in Italia, ma anche all’estero.

Penso di sì. Non sono un’esperta di marketing, ma posso dire di avere fatto per 10 anni sviluppo di azienda e quindi quando ci si fissa un obiettivo si fissano anche le direzioni da prendere. Credo che ci sia una parte di estero e una parte anche di estero lontano che includono turisti che non pensano subito a Genova come prima destinazione, e invece Genova è una città che ha veramente tanto da raccontare e soprattutto è molto peculiare, e possiamo farlo sapere anche oltreoceano e dall’altra parte del del pianeta.

Dall’altro lato c’è un turismo più di prossimità, quindi i nostri vicini di casa, i francesi, gli svizzeri, i tedeschi. Io sono abituata a ragionare per numeri, quindi in questa fase li sto analizzando insieme ai nostri uffici, in cui ho trovato grandissima professionalità. Stiamo analizzando i flussi per capire quali sono in questo momento le nazionalità che maggiormente visitano la città, non per concentrarci esclusivamente su di loro, ma per capire e poi sulla base di quello aprire. Abbiamo veramente la possibilità di avere un turismo spalmato su tutto l’anno.

Tra le sue deleghe c’è anche il commercio. Al netto dei noti problemi, ormai sono mesi che si dibatte del “buco” in Piccapietra e largo 12 ottobre, del futuro della Rinascente, delle numerose chiusure.

Il tema secondo me anche in questo caso strettamente correlato alla parte del turismo, nel senso che questa è una città sovradimensionata da un punto di vista degli spazi rispetto agli abitanti. Quindi in un periodo di stagnazione economica come questo il potere d’acquisto dei cittadini si è contratto notevolmente, e questo ha un riflesso su quelle che sono considerate poi delle spese non fondamentali. Su questo noi possiamo intervenire, ma fino a un certo punto. Penso al bonus affitti che, sicuramente ha aiutato molte aziende nella fase di start-up, ma sul lungo periodo se queste aziende senza il bonus affitti non riescono ad andare avanti significa che il modello economico in qualche misura non è stato aiutato nel modo corretto ed efficace. Quindi su quello secondo me si possono fare degli studi a medio lungo termine per capire come attrarre anche nuove fasce di clientela. Il turismo deve intervenire, noi stiamo lavorando in una prospettiva di più lungo con temi attuali

Quali sono i fascicoli che al momento hanno priorità sulla sua scrivania?

In questo momento stiamo gestendo il corrente, siamo all’inizio della stagione, quindi abbiamo tante tante attività che ci sono e che che si stanno avvicendando e che richiedono anche la presenza fisica dell’assessore. Stiamo inoltre preparando il Natale, mancano sei mesi, e lo stiamo facendo con il commercio. Ci sono poi le richieste di occupazione suolo, che sono costanti e su quello stiamo lavorando

Poi un’altra cosa che è veramente sul piatto e che invece è un tema che di cui mi occupo è lo Sportello per le attività produttive che infatti sta per essere insomma essere presentato le varie innovazioni e su quello chiaramente ci saranno poi delle novità spesso inviteremo per

C’è qualche città europea cui si ispira per delineare un programma per Genova?

Una delle città a noi più vicina e con cui mi piacerebbe avere degli scambi più approfonditi, che ha fatto un grande lavoro e con cui mi piacerebbe molto confrontarmi è Valencia. Poi c’è Marsiglia, che ha riqualificato il porto, e alcune città del nord, che hanno un modello di sviluppo del turismo molto interessanti, se non altro per come organizzano anche il loro marketing territoriale. Su quello su quello secondo me si possono fare tantissimi scambi, soprattutto perché io ho anche la delega ai progetti europei e quindi questo permette di elaborare anche in sinergia. Una cosa che vorrei dire è che noi a Genova abbiamo un modello di organizzazione degli eventi sostenibili che viene considerato un’eccellenza. Quindi andremo sicuramente a scuola da altri, però potremmo anche portare qualcosa noi.




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