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Stipendio: quando e quanto saranno pagati i docenti tutor/orientatori del 2024/25. Quali risorse

Nelle ultime settimane si è creata una certa confusione relativamente ai fondi del MOF/FIS, già in pagamento nelle scuole, e le risorse destinate ai docenti tutor e orientatori, che seguiranno un percorso separato. Facciamo chiarezza sui fondi scuola. 

È fondamentale distinguere le due tipologie di finanziamento:

  • il MOF (Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa), all’interno del quale rientra il FIS (Fondo d’Istituto), rappresenta da anni la principale dotazione economica per retribuire attività aggiuntive di docenti e ATA, sostenere progetti e valorizzare la professionalità interna.
  • i fondi per tutor e orientatori, introdotti con la riforma dell’orientamento e finanziati con risorse dedicate, vincolate e non confondibili con quelle del MOF.

Questa distinzione non è solo formale: mentre il MOF è già stato erogato e in molte scuole le procedure di pagamento sono in corso, i fondi per i tutor arriveranno in un secondo momento, pur essendo anch’essi oggetto di contrattazione integrativa di istituto. Comprendere questa differenza è essenziale per evitare malintesi e per valorizzare correttamente entrambe le linee di finanziamento.

Cosa è il fondo MOF

Il Fondo MOF (Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa) è un insieme di risorse che il Ministero dell’Istruzione e del Merito assegna alle singole scuole per sostenere attività aggiuntive rispetto al normale funzionamento didattico.

Non si tratta quindi di voci stipendiali ordinarie da attribuire indistintamente a tutto il personale, ma di fondi destinati a valorizzare e arricchire l’offerta educativa. Disciplinato dall’art. 40 del CCNL 2016-18 (e invariato nella successiva contrattazione nazionale), il fondo MOF, a partire dall’a.s. 2018/19, include le seguenti voci:

• il Fondo per l’istituzione scolastica, comunemente denominato FIS
• le risorse destinate ai compensi per le ore eccedenti del personale insegnante di educazione fisica nell’avviamento alla pratica sportiva
• le risorse destinate alle funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa
• le risorse destinate agli incarichi specifici del personale ATA
• le risorse destinate alle misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica
• le risorse destinate alle ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti
• valorizzazione del merito del personale docente (art. 1 c. 126 della legge n. 107/2015)
• valorizzazione della professionalità dei docenti (art. 1 c. 592 della legge n. 205/2017)

Quali sono le voci che compongono il FIS?

Se le altre voci sono abbastanza specifiche e delineate, il FIS rappresenta la dotazione più articolata dell’intero MOF. All’interno del fondo per l’istituzione scolastica, infatti, possono rientrare:

• prestazioni connesse alla turnazione ed a particolari forme di flessibilità dell’orario, alla sua intensificazione mediante una diversa scansione dell’ora di lezione ed all’ampliamento del funzionamento dell’attività scolastica, previste nel regolamento sull’autonomia (art. 31 CCNL 1998-2001);
• compensi per i collaboratori del Dirigente Scolastico;
• compensi per i coadiutori dello staff di dirigenza, referenti di sede e di plesso;
• corsi di recupero;
• sportelli didattici;
• eventuali progetti approvati collegialmente e coerenti con il PTOF;
• commissioni;
• tutoraggi;
• partecipazione a gruppi di lavoro;
• attività collegiali extra;
• coordinamenti di classe;
• incarichi specifici del personale ATA;
• ore eccedenti del personale ATA.

L’elenco non è ovviamente esaustivo, in quanto il FIS ha la funzione di incentivare le attività progettuali di istituto, di migliorare l’organizzazione scolastica e di riconoscere il lavoro aggiuntivo svolto oltre l’orario contrattuale. Proprio per tale ragione, ogni altra attività deliberata dal consiglio di circolo o d’istituto nell’ambito del PTOF (art. 30 CCNL 1998-2001) può essere inserita all’interno del fondo.

I fondi per i docenti tutor e orientatori

Introdotti dal DM n. 328/2022, nel quadro della riforma del sistema di orientamento prevista dal PNRR, i docenti tutor e il docente orientatore, in differenti modalità, hanno il compito di supportare le famiglie da una parte e accompagnare e guidare gli studenti nel delineare il proprio futuro formativo e professionale dall’altra.

Per l’anno scolastico 2024/25, sono stati stanziati 84 milioni di euro, suddivisi tra le scuole mediante l’allegato A al Decreto ministeriale n. 231/2024. Pertanto, come si può notare, trattasi di un fondo appositamente dedicato alla retribuzione di queste figure, ben distinto dal fondo MOF.

Per completezza d’informazione, sono stati aggiunti 183 milioni di euro a valere sul POC “Per la Scuola” 2014-20, a cui i docenti tutor hanno potuto aderire, mentre per l’a.s. 2025/26 un emendamento al decreto Milleproroghe ha prorogato il finanziamento per le attività di tutor e orientatori, incrementando di 50 milioni di euro per ciascuno dei due anni le risorse.

TESTO EMENDAMENTO (art. 5 c. 4.bis D.L. 202/24): La valorizzazione dei docenti impegnati nelle attività di tutor, orientamento, coordinamento e sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa, funzionali ai processi di innovazione e al miglioramento dei livelli di apprendimento, è prorogata all’anno scolastico 2025-2026. Per la finalità di cui al primo periodo, il fondo di cui all’articolo 1, comma 561, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, è incrementato di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Agli oneri di cui al presente comma si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 565, della legge 30 dicembre 2024, n. 207.

I compensi individuali

I compensi minimi e massimi sono stabiliti annualmente a livello ministeriale. Per l’a.s. 2024/25, il compenso per il docente orientatore è fisso e pari a 1.500 euro lordo Stato; per i docenti tutor, la parte collegata alla funzione espletata varia da un minimo di 1.589,68 euro lordo Stato a un massimo di 2.725,16 euro lordo Stato.

Vincoli di destinazione

Queste risorse sono state stanziate dal Ministero con uno scopo preciso e non possono essere utilizzate per altre finalità. Ciò significa che la scuola non ha margine di scelta nel dirottarle su progetti, incarichi o attività diverse: devono esclusivamente remunerare le figure di tutor e orientatore. Per tale ragione, non può mai essere confusa con il fondo MOF, che ha un’altra finalità.

Il ruolo della contrattazione integrativa d’istituto

Se la cornice è dunque fissata a livello ministeriale, a livello puntuale è la contrattazione in sede di istituto a determinare la misura effettiva dei compensi. Non tanto per il docente orientatore, per cui la misura per questo anno scolastico è fissa (a differenza dell’a.s. 2023/24, in cui era anch’essa variabile), ma in particolar modo per i docenti tutor.

Attenzione, però: la contrattazione può definire i criteri di distribuzione delle risorse, ma sempre all’interno del vincolo stabilito dalla normativa nazionale, che tutela la specificità e l’uniformità dell’intervento su tutto il territorio.

Ad esempio, la scuola X potrebbe scegliere di ripartire le risorse in base al numero di studenti seguiti da ciascun tutor, mentre la scuola Y potrebbe optare per una suddivisione equa tra tutti i docenti incaricati, valorizzando la funzione espletata. Entrambi i criteri sono legittimi e coerenti con la normativa, purché adottati in sede di contrattazione integrativa.

Non è invece applicabile un criterio legato alle ore svolte poiché, come stabilito dal DL 231/2024, il compenso è connesso alla funzione attribuita e non al monte orario effettivamente prodotto. Resta naturalmente ferma la possibilità per la scuola di richiedere ai tutor un’adeguata rendicontazione delle attività svolte, a garanzia di trasparenza e correttezza.

Quando saranno pagati i docenti tutor?

Essendo slegati dal MOF, i pagamenti avverranno in un momento differente. I fondi del MOF sono infatti pervenuti alle scuole il 14 agosto e le attività sono già in corso di pagamento. Per i docenti tutor, invece, non sono ancora state comunicate le date di accredito sui POS delle scuole e i relativi periodi in cui potranno essere erogate le risorse.

Una volta pervenuti i fondi, analogamente a quanto previsto per il MOF, le scuole potranno procedere con i pagamenti individuali.

Stipendio settembre 2025, su NoiPA emissione speciale con il pagamento degli incarichi (coordinatore, funzione strumentale…)


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