Emilia Romagna

Stipendi più bassi di 15 anni fa, premio di produttività ancora bloccato


I lavoratori del Teatro Comunale di Bologna continuano a vivere una situazione di forte disagio economico e logistico. Lo ha ribadito oggi la Cgil, intervenuta in Consiglio Comunale durante la prosecuzione dell’udienza conoscitiva sulla Fondazione, richiesta dalla consigliera di FdI, Manuela Zuntini.

La denuncia dei sindacati è chiara: “Oggi i lavoratori del Teatro prendono meno di 15 anni fa, nonostante l’inflazione e il recente rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, che ha previsto un aumento del 4% dei minimi tabellari”. A ciò si aggiunge un’altra ferita: ogni lavoratore percepisce circa 1.500 euro in meno all’anno rispetto ai colleghi delle altre 12 Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane.

Registrati alla nuova sezione Dossier BolognaToday

Salari bassi, zero premio di produttività: il Comunale perde competitività

Il mancato adeguamento salariale, secondo il sindacato, mina la qualità dell’offerta artistica del teatro e la sua capacità di attrarre talenti, oltre a intaccare la dignità delle maestranze. “Per questo – spiega la Cgil  – riteniamo irrinunciabile il riconoscimento del Premio di Produttività, previsto dal Ccnl e sottoscritto a marzo 2023. Ma ad oggi, per motivi estranei alla responsabilità sindacale, non è stato ancora erogato”.

L’organizzazione sindacale sottolinea che questa giustizia salariale è impossibile da ottenere senza un adeguato finanziamento pubblico e un rafforzamento degli investimenti privati. Dal Comune di Bologna, assicurano, sono arrivate garanzie. Una richiesta analoga è stata avanzata anche alla Regione Emilia-Romagna. Ma il problema più grave resta l’indirizzo del governo nazionale.

Il governo taglia, il Teatro soffre: la circolare Mef penalizza il personale

Preoccupa in particolare la recente circolare del Mef del 7 aprile, che inserisce le Fondazioni Lirico-Sinfoniche tra gli obiettivi di risparmio della Pubblica Amministrazione. Il provvedimento non prevede alcun fondo dedicato alla tutela del personale, costringendo il Teatro a operare tagli su assunzioni e organici. Una decisione che rischia di paralizzare l’attività e peggiorare le condizioni lavorative.

“Abbiamo più volte chiesto la presentazione del bilancio preventivo 2024 e del budget 2025, ma finora senza risposta – lamenta la Cgil  –. Inoltre, l’attuale fase di transizione con il cambio del sovrintendente non deve diventare un alibi per rimandare ancora la risoluzione di problemi reali”.

La questione logistica: lavoratori ancora nei container in Fiera

A peggiorare la situazione c’è anche la delocalizzazione temporanea del personale nei container del Teatro Nouveau presso la Fiera di Bologna. Condizioni ritenute inaccettabili: assenza di camerini e servizi adeguati, sale prova non a norma dove in alcuni casi piove dentro, e nessuna possibilità di sosta sicura per auto e mezzi, spesso soggetti ad atti vandalici.

La Cgil ha annunciato di aver sospeso gli scioperi perché confida nelle istituzioni, ma ora chiede risposte immediate: “Abbiamo avuto fiducia, ma il cronoprogramma condiviso doveva anticipare i problemi legati all’eventuale cambio dei vertici. Purtroppo ciò non è accaduto. Aspettiamo la convocazione del nuovo Sovrintendente, e in base alle risposte valuteremo lo stato di agitazione”.

Zuntini (FdI): “Silenzio inaccettabile da parte del Comune e della Fondazione”

Durante l’udienza, la consigliera comunale Zuntini (FdI) ha duramente attaccato la giunta e la Fondazione per la mancata presenza all’incontro. “È inaccettabile che, dopo mesi di rinvii, nessuno del Comune – né l’assessore Del Pozzo né la direttrice Boldrini – e nemmeno il Sovrintendente Macciardi si siano presentati”, ha dichiarato.

Dall’intervento del dott. Malaspina, unico rappresentante della Fondazione presente, è emerso che il bilancio 2024 e il budget 2025 non sono ancora stati approvati, e che non ci sono certezze sui fondi per i lavori aggiuntivi alla sede storica, nonostante le rassicurazioni del sindaco Lepore su “parecchi milioni già reperiti”.

Zuntini ha inoltre chiesto chiarimenti sulla natura della ristrutturazione della sede di via del Guasto, il coinvolgimento del personale, e la mancata convocazione del Comitato per il monitoraggio dei lavori, fermo dalla dimissione dell’ex delegata alla Cultura, Elena Di Gioia.

Disagi, mancanza di trasparenza e futuro incerto

“I lavoratori continuano a subire disagi, sacrifici economici e un’assenza di comunicazione inaccettabile – conclude Zuntini –. Il premio di produttività, che ha consentito il risanamento dell’ente, è stato promesso e firmato nel 2023, ma non è stato ancora erogato. Serve un cambio di passo immediato. Fratelli d’Italia continuerà a sollecitare chi ha responsabilità e chi subentrerà ai vertici della Fondazione, per trovare soluzioni concrete e rapide, nell’interesse di lavoratori e cittadini”.

Iscriviti al canale Whatsapp di BolognaToday 


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »