Stellantis, Elkann: “2024 difficile ma ricco di successi, nel 2025 moltiplichiamo gli sforzi”
ROMA – “Anno difficile, ma abbiamo raggiunto molti traguardi importanti. Ora dobbiamo moltiplicare gli sforzi”. Il presidente di Stellantis, John Elkann, si rivolge così ai dipendenti nel mondo del gruppo nato nel 2021 dalla fusione tra Fca e Psa, oltre 230 mila. “Con l’inizio del 2025, dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto fino ad oggi. Di fronte alle grandi sfide del nostro settore, nei quattro anni trascorsi dalla creazione di Stellantis abbiamo raggiunto molti traguardi importanti. È senza dubbio una base solida su cui continuare a costruire insieme il nostro futuro”. Il 2024 è stato un anno difficile. La crisi del settore, definita come una tempesta perfetta che continuerà per tutto il 2025, e poi l’addio dell’ad Carlos Tavares, poco più di un mese fa, che ha portato ad un cambio di linea da parte del gruppo: i rapporti con il governo si sono distesi, dopo che il costruttore italo-francese ha presentato il Piano Italia, e il gruppo è rientrato in Acea, l’associazione dei costruttori europei, appoggiando così la battaglia nei confronti della Ue sulle sanzioni per i nuovi limiti di CO2 e la revisione del percorso della transizione verso l’elettrico. “Insieme a tutti i nostri stakeholder – i clienti, i concessionari, i fornitori e le comunità in cui operiamo – dobbiamo moltiplicare gli sforzi ed essere coesi al nostro interno e non solo, affinché Stellantis raggiunga il suo pieno potenziale”, dice il presidente. E aggiunge: “Ognuno di noi svolge un ruolo fondamentale nella costruzione di questo futuro. Nel farlo, troveremo forza e ispirazione nella nostra storia, nelle nostre radici e nelle nostre diverse identità, tutti elementi che rendono speciale la nostra azienda”.
Il presidente di Stellantis, che ha come primo azionista Exor che controlla anche Repubblica, elenca i risultati di cui essere orgogliosi. Ram ha superato tutti i brand nel J.D. Power 2024 U.S. Initial Quality Study e Jeep è stata riconosciuta come il “brand più patriottico” d’America per il ventitreesimo anno consecutivo. “In Europa, abbiamo un’offerta leader del settore composta da 40 veicoli elettrici a batteria, tra cui Alfa Romeo Junior, Citroën ë-C3, Fiat 500e, Jeep Avenger, Opel Grandland, Peugeot E-208 e una gamma di furgoni Pro One completamente rinnovata. In Brasile, dove Fiat è ancora una volta il brand leader di mercato, abbiamo introdotto l’innovativa tecnologia bio-ibrida grazie ai modelli Fastback e Pulse. In Medio Oriente & Africa, siamo leader nella trasformazione della micro-elettromobilità con le nostre Citroën AMI, Fiat Topolino e Opel Rocks-e”.
Ricorda poi Leapmotor. “Una delle più innovative aziende cinesi di mobilità elettrica, stiamo offrendo veicoli elettrici a prezzi accessibili in Europa grazie all’esperienza della nostra rete di distribuzione”. Un cenno alle giornate di volontariato dei Motor Citizens, che raccoglie più di 4.500 volontari, e agli Stellantis Student Awards per celebrare e sostenere i successi accademici delle figlie e dei figli dei dipendenti. “Avanti – dice Elkann – abbiamo fatto molta strada insieme dalla nascita di Stellantis. Quest’anno dovremo ispirarci alla storica capacità dei nostri meravigliosi brand di adattarsi e plasmare il nostro mondo. Orgogliosi della nostra storia e concentrati sul nostro futuro! Facciamo in modo che il 2025 sia un anno fantastico”.
Dal primo dicembre, quando Tavares si è dimesso, le redini di Stellantis sono tenute dal Comitato esecutivo ad interim presieduto da Elkann, mentre in Italia ha assunto un ruolo di primo piano Jean-Philippe Imparato, capo europeo del gruppo. La ricerca del nuovo ad, entro giugno, sarà la sfida principale del gruppo nel nuovo anno. Diversi i nomi circolati nel mondo economico-finanziario: si è parlato di manager come Mary Barra, ad di GM, ma anche interni come Imparato, Maxime Picat, direttore degli acquisti ed ex responsabile delle attività europee, e l’italiano Antonio Filosa, responsabile Jeep e da poco direttore delle attività in Nord America. E poi negli ambienti finanziari gli occhi sono puntati su Richard Palmer, richiamato da Elkann come suo special advisor fuori dal Comitato esecutivo ad interim. L’ex direttore finanziario Palmer, già finito tra i papabili dopo la morte di Sergio Marchionne, ha lasciato il gruppo nel luglio del 2023.
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