Stefano PIoli esonerato dalla Fiorentina. La squadra a Galloppa
Dopo ore di attesa, trattative e muro contro muro l’annuncio. Stefano Pioli non sarà più l’allenatore della Fiorentina: “Stefano Pioli non è più l’allenatore della Fiorentina. ACF Fiorentina comunica che Stefano Pioli è stato sollevato, in data odierna, dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. La Società desidera ringraziare il tecnico e il suo staff per la professionalità dimostrata nel corso del loro lavoro.
La guida tecnica della Prima Squadra è stata, temporaneamente, affidata, a partire dall’allenamento di questo pomeriggio, a Mister Daniele Galloppa“, si legge nella nota del club. Pioli chiude così dopo dieci partite, più quattro di conference, la sua seconda avventura in viola, la terza se si considerano anche gli anni da calciatore. Arrivato in estate con grandi aspettative, firmando un contratto da 3 milioni per tre anni e rinunciando a un ricco contratto in Arabia, Pioli si era presentato alla stampa parlando di Champions e nella sua intervista a Repubblica di agosto aveva posto nella vittoria della Conference, nell’anno del centenario, il grande obiettivo stagionale, da dedicare ad Astori, il suo capitano.
Poi però con l’inizio della stagione la sua Fiorentina non è mai decollata. In Conference per la verità quattro vittorie in quattro gare, ma in campionato il buio pesto. Dopo il pareggio a Cagliari subito all’ultimo minuto e quello con il Torino, nelle successive otto partite ha collezionato soltanto due punti, con Pisa e Bologna, senza mai vincere e relegando la Fiorentina all’ultimo posto in classifica con l’avvio peggiore della propria storia. Con il Lecce domenica l’ennesimo tracollo, unita a una prestazione di squadra che ha palesato tutte le contraddizioni di un rapporto tra tecnico e spogliatoio mai nato e finito nel peggiore dei modi. Con Pioli che ha abbandonato a testa bassa il Franchi mentre la squadra si prendeva, sotto la curva, la contestazione degli ultras.
Fiorentina sconfitta dal Lecce, centinaia di tifosi contestano fuori dal Franchi

Un lascito per dire”pago io per tutti ma adesso vi assumete voi le responsabilità”. Ieri poi la giornata è scorsa via con un lungo braccio di ferro con la società, in una situazione surreale in cui lo staff del tecnico conduceva l’allenamento defaticante del lunedì, mentre Pioli, nella sua stanza, discuteva l’addio. Commisso in primis si aspettava le dimissioni, Pioli è stato irrevocabile per il no. E se nel 2019 Pioli si era dimesso perché i Della Valle attaccarono la sua professionalità, stavolta non c’era, per il tecnico, motivo per fare un passo indietro. Commisso ha così deciso dall’America per l’esonero, aprendo così alla sua successione. In pole c’è Roberto D’Aversa, ex tecnico di Empoli, Lecce, Sampdoria e Parma, anche se la squadra è stata temporaneamente affidata al tecnico della primavera Galloppa che dirigerà l’allenamento di oggi pomeriggio, in vista della trasferta di giovedì in Conference contro il Mainz.
Per Pioli invece resta un addio con la modalità classica dei commiati per un tecnico, che, dopo la gioia estiva per una città che ne aveva apprezzato il ritorno a casa, chiude tra il malumore dei tifosi per i risultati e chi si aspettava, con le dimissioni, sui social un ennesimo atto d’amore per Firenze.
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