Stava, 40 anni dopo. Oggi Mattarella per ricordare le 268 vittime – Cronaca
BOLZANO. Ha voluto fortemente esserci, per sottolineare tutto il peso dell’anniversario di una strage che non avrebbe dovuto compiersi. Oggi, 19 luglio, a 40 anni dalla colata di fango che la mattina del 19 luglio 1985 uccise 268 persone, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà a Stava, per commemorare le vittime e onorare i loro familiari.
La giornata del capo dello Stato si aprirà alle 10.45 al cimitero delle vittime, di fianco alla chiesa di San Leonardo. Mattarella deporrà una corona di fiori al monumento alle Vittime della Val di Stava in un momento fortemente intimo, al quale saranno ammessi i soli familiari delle vittime che, assieme al Presidente della Repubblica, assisteranno all’esecuzione con tromba del “Silenzio”, in memoria delle 268 vittime della catastrofe. Alle 11, poi, Mattarella si trasferirà assieme alle autorità a Tesero, dove al teatro Comunale si terrà la cerimonia civile organizzata dall’amministrazione comunale assieme alla fondazione Stava 1985 con la fondazione Vajont 9 ottobre 1963 e la fondazione Alexander Langer.
Ieri anche il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha voluto accogliere il Presidente Mattarella in vista del suo arrivo, quest’oggi, con un pensiero di ricordo per le vittime: «Il ricordo della tragedia di Stava e delle 268 vite spezzate è ancora vivo in tutti noi. Voglio esprimere a nome della Giunta provinciale e delle istituzioni la vicinanza alle famiglie delle vittime e alla comunità di Tesero. Ricordare significa anche assumersi la responsabilità di continuare a lavorare per la sicurezza, la prevenzione e la tutela del nostro territorio, affinché tragedie come quella che ha colpito la Val di Stava non accadano mai più».
E ieri sera a Tesero si è svolta la Via Crucis scandita dai nomi delle vittime, partita alle 20.30 dalla località “Pesa”, alla periferia dell’abitato, per raggiungere, dopo circa 800 metri, la chiesetta della Palanca a Stava. Moltissimi i partecipanti, guidati da don Albino Dell’Eva, parroco del paese, affiancato da don Franco Torresani. Un momento comunitario particolarmente sentito e partecipato dai familiari delle vittime e dall’intera comunità locale, che hanno ricordato, con il cuore ancora sofferente per gli effetti di questa immane tragedia.