Politica

Stato di Palestina, la lettera di 34 ex ambasciatori a Meloni

“L’iniziativa da assumere con urgenza è l’immediato riconoscimento nazionale dello Stato di Palestina“. È quanto chiedono 34 ambasciatori italiani in pensione – tra i quali Pasquale Ferrara, Pasquale Quito Terracciano, Ferdinando Nelli Feroci, Stefano Stefanini, Rocco Cangelosi – in una lettera aperta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I firmatari chiedono di “sospendere ogni rapporto e cooperazione” nel settore militare e della difesa con Israele; “sostenere in sede Ue ogni iniziativa che preveda sanzioni individuali”; “unirsi al consenso europeo” per la sospensione temporanea dell’accordo Israele-Ue. Solo sabato 26 luglio, la leader di Fdi, intervistata da Repubblica, aveva detto che riconoscere la Palestina ora sarebbe “controproducente”.

La lettera aperta è stata firmata da 34 ambasciatori in pensione, che hanno rivestito incarichi di rilievo – due ex direttori politici, ex rappresentanti permanenti presso la Ue e la Nato, ex consiglieri diplomatici a Palazzo Chigi e al Quirinale, ex ambasciatori presso Paesi quali Cina, Gran Bretagna, Russia. “Ci sono momenti nella storia in cui non sono più possibili ambiguità né collocazioni intermedie. Questo momento è giunto per Gaza”, si legge nella lettera, che sottolinea come “ormai da molti mesi non ci sono più giustificazioni possibili o argomentazioni convincenti sulla condotta delle operazioni militari israeliane a Gaza”. Gli ambasciatori denunciano “le flagranti violazioni dei diritti umani e della dignità delle persone” e “i crimini contro l’umanità, i crimini di guerra, la costante inosservanza della legalità internazionale e del diritto umanitario, di cui il governo israeliano, come avviene per tutti i governi, dovrà rispondere”. Inoltre “le inaccettabili restrizioni per l’accesso umanitario a Gaza, la riduzione a livelli minimi inaccettabili, senza reali alternative, delle attività delle organizzazioni internazionali a favore di una sedicente fondazione umanitaria, stanno provocando migliaia di nuove vittime innocenti”.

Dinanzi a tutto ciò, “non servono più le dichiarazioni, pur necessarie”, ma “gesti politico-diplomatici concreti ed efficaci. Dinanzi al ripetersi di eccidi e massacri di civili, chiediamo al governo di adottare comportamenti conseguenti, in particolare i seguenti: sospendere ogni rapporto e cooperazione, di qualunque natura, nel settore militare e della difesa con Israele; sostenere in sede Ue ogni iniziativa che preveda sanzioni individuali (restrizioni agli spostamenti internazionali e congelamento delle attività economico-finanziare e dei patrimoni) nei confronti dei ministri israeliani – come Smotrich e Ben G’vir – che incoraggiano e appoggiano il moltiplicarsi degli insediamenti illegali e le violenze dei coloni in Cisgiordania; unirsi al consenso europeo per la sospensione temporanea dell’Accordo di associazione tra Israele e l’Ue”, si legge nella lettera. “L’iniziativa da assumere con urgenza, di altissimo significato politico e tutt’altro che meramente simbolica, è l’immediato riconoscimento nazionale dello Stato di Palestina, in vista della Conferenza internazionale sull’attuazione della soluzione e due Stati. Chiediamo al governo di ripensarci. Questa decisione confermerebbe che da parte italiana la prospettiva di ‘due popoli, due Stati’ non è solo uno slogan privo di senso compiuto e di qualunque credibilità, ma che si tratta di un percorso negoziale da riprendere immediatamente. Le relazioni con Israele devono essere strettamente condizionate a questa prospettiva”.

“I lunghi anni spesi nel servizio diplomatico, tenendo fede alla causa della pace e del dialogo, nello spirito dell’articolo 11 della Costituzione repubblicana, ci hanno spinto a rivolgerle questo appello, non potendo rimanere in silenzio ed inerti dinanzi alla sistematica negazione in atto da parte del governo israeliano di tutto quello in cui abbiamo creduto e per cui abbiamo svolto la professione diplomatica” conclude la lettera, firmata da Aldo Amati, Antonio Armellini, Marco Baccin, Piero Benassi, Mario Boffo, Alberto Bradanini, Giovanni Brauzzi, Rocco Cangelosi, Ino Cassini, Rosanna Coniglio, Antonio D’Andria, Anna Della Croce, Roberto Di Leo, Pasquale Ferrara, Giovanni Ferrero, Giovanni Germano, Luca Giansanti, Aldo Mantovani, Maurizio Melani, Andrea Meloni, Elio Menzione, Laura Mirachian, Enrico Nardi, Ferdinando Nelli Feroci, Claudio Pacifico, Angelo Persiani, Michelangelo Pipan, Cristina Ravaglia, Lucio Alberto Savoia, Stefano Starace Janfolla, Stefano Stefanini, Pasquale Quito Terracciano, Carlo Trezza, Gianfranco Varvesi.


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