Economia

Startup, l’Italia va e la Lombardia guida

C’ è un’Italia che cresce lontana dai riflettori, fatta di idee, giovani imprenditori e nuove tecnologie. È il mondo delle startup: un settore che, pur tra mille difficoltà, sta diventando sempre più importante per la competitività del Paese e che il 12 novembre ha avuto l’appuntamento di StartCup Lombardia, con l’assegnazione dei premi di quest’anno. Secondo i dati del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), nel 2025 le startup innovative registrate in Italia sono oltre 12 mila, un numero in costante aumento. Tuttavia, il Paese è ancora indietro rispetto ai grandi ecosistemi europei come Germania, Francia o Regno Unito, dove il mercato dei capitali e la cultura del rischio sono più maturi.

Ma qualcosa sta cambiando. Lo mostra il rapporto Global Startup Ecosystem 2025, realizzato da Startup Genome, organizzazione di ricerca americana che ogni anno confronta oltre 300 ecosistemi dell’innovazione nel mondo. Lo studio colloca l’Italia tra i paesi europei con il tasso di crescita più interessante nel settore delle imprese innovative.

Anche i numeri sugli investimenti lo confermano: secondo il Politecnico di Torino, nel primo semestre del 2025 le nuove imprese italiane hanno raccolto oltre 353 milioni di euro (in 99 operazioni), con un aumento del 39% rispetto allo stesso periodo del 2024.

In Europa, dove gli investimenti nel settore innovativo rallentano, l’Italia è riuscita a mantenere una certa stabilità. Il confronto con i “giganti” resta comunque impegnativo: basti pensare che città-hub come Parigi o Berlino attraggono ogni anno capitali anche cinque o sei volte superiori a quelli italiani. In proporzione, però, il ritmo di crescita delle nostre startup è tra i più alti del continente. Dietro questi numeri c’è un cambiamento culturale profondo. Le università, le grandi aziende e la pubblica amministrazione stanno imparando a collaborare con l’innovazione. Le startup non sono più viste come esperimenti isolati, ma realtà capaci di generare occupazione qualificata, attrarre talenti e dare nuova linfa all’economia reale.

Se l’Italia comincia a correre, la Lombardia resta la sua locomotiva. Secondo i dati più recenti, la regione concentra quasi la metà dei round di investimento italiani (44,9%) e ospita 3.394 startup innovative, pari a oltre un quarto del totale nazionale. Milano si conferma la principale porta d’ingresso, ma non è un caso isolato: in tutta la regione si moltiplicano poli e incubatori, dalle aree metropolitane ai distretti industriali, con una crescente attenzione alle startup legate alla sostenibilità, all’intelligenza artificiale e alle scienze della vita.

Un’indagine dell’Istituto Piepoli, promossa da Regione Lombardia, fotografa anche il lato umano di questo fermento. La ricerca, condotta su un campione di mille giovani tra 16 e 30 anni residenti nel territorio, rivela che per la maggioranza dei ragazzi l’autoimprenditorialità è vista come una fonte di realizzazione personale e professionale, ma anche come un percorso pieno di ostacoli. Le difficoltà più sentite? Quelle fiscali e burocratiche, che spesso rallentano i progetti sul nascere.

Per rendere più agevole questo cammino, Regione Lombardia ha costruito negli anni un sistema articolato di sostegno all’imprenditorialità. Il bando “Nuova Impresa”, voluto dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, ha già contribuito alla nascita di quasi 4 mila nuove aziende, con 27 milioni di euro di fondi pubblici che hanno generato 65 milioni di investimenti privati. A questo si aggiunge il programma “Microcredito” (24 milioni) e i fondi di venture capital “Lombardia Venture” (40 milioni) e “Lombardia Venture Step” (70 milioni), pensati per accompagnare la crescita delle realtà più promettenti.

Accanto agli strumenti finanziari, la Regione punta sulla cultura dell’innovazione e sulla formazione imprenditoriale. Competizioni come StartCup Lombardia, che dal 2016 ha dato vita a 44 nuove imprese e ieri ha assegnato i premi di quest’anno, e programmi internazionali come SkyDeck Europe Milano (1,5 milioni, 45 startup supportate) o Esa Bic Milano, dedicato alla space economy, completano un ecosistema che unisce ricerca, capitale e visione.


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