Starmer si allinea a Macron: anche il premier britannico valuta di riconoscere la Palestina
Dopo la Francia, anche un altro Stato del Vecchio Continente potrebbe schierarsi a favore del riconoscimento della Palestina. Secondo quanto riportato dal New York Times, il premier britannico Keir Starmer starebbe valutando di compiere questo passo, imprimendo un cambio alla sua linea a causa della pressione di circa un terzo dei parlamentari dovuta all’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza.
Lo stesso capo del governo di Londra ha definito il riconoscimento dello Stato palestinese come “un diritto inalienabile“, ma secondo quanto riportato vorrebbe scegliere un “momento opportuno” in modo da ottenere risultati duraturi. Ma 225 deputati della Camera dei Comuni hanno firmato una lettera in cui gli chiedono di prendere rapidamente questa decisione, sottolineando che un pronunciamento del governo di Sua Maestà sarebbe un mossa importante per la soluzione dei due Stati. Tra coloro che si sono schierati su questa posizione, anche molti ministri che martedì 29 luglio sono stati convocati dal premier per discutere di un nuovo piano per la pace in Medio Oriente.
Un portavoce di Downing Street ha sottolineato che si tratta di un’iniziativa solamente britannica, sottoposta anche a Francia e Germania e discussa con il presidente Donald Trump durante l’incontro tra lui e Starmer in Scozia.
Tra le priorità elencate, riportate dal Corriere della Sera, quella di intervenire per alleviare “l’inaccettabile e disgustosa” crisi umanitaria nella Striscia e di gettare le fondamenta per una pace sostenibile e duratura. Il ministro degli Esteri di Londra David Lammy presenterà la proposta alla conferenza dell’Onu che promuove la soluzione dei due Stati, sponsorizzata da Francia e Arabia Saudita.
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