Stargate conferma l’IA come prossima grande ondata tech
Il progetto Stargate è stato annunciato da Donald Trump e, come per tutti questi annunci importanti, è utile scavare nei dettagli limitati di ciò che sappiamo per esaminare le potenziali implicazioni. L’iniziativa riguarda una nuova joint venture da 500 miliardi di dollari per le infrastrutture di intelligenza artificiale e si concentra sul mercato statunitense. La joint venture è costituita da Softbank, Oracle, OpenAI e Mgx (come potenziale investitore esterno) con partner tecnologici che probabilmente includeranno Nvidia, Arm, Microsoft e Oracle.
Ci sono alcuni fattori che vale la pena considerare quando si guarda a questo annuncio. In primo luogo, e soprattutto, riteniamo che esso rappresenti un’ulteriore conferma del nostro punto di vista sull’importanza dell’IA come prossima grande ondata informatica. Ricordiamo che siamo ancora nelle fasi iniziali di questo trend, Chat GPT 4 è stata lanciata solo meno di due anni fa (14 marzo 2023), e quindi l’infrastruttura IA è ancora in fase di sviluppo. In secondo luogo, questo appare, almeno in parte, come una formalizzazione della spesa che sarebbe stata effettuata in modo organico – e la conferma è un elemento positivo. In terzo luogo, l’annuncio è servito essenzialmente anche come cartina di tornasole per l’accordo OpenAI/Microsoft.
Il coinvolgimento diretto di Oracle nel progetto Stargate ha reso necessario un aggiornamento della partnership di Microsoft con OpenAI. L’accordo di esclusività di Microsoft implicava il finanziamento degli investimenti in Gpu per l’addestramento dei modelli di OpenAI con ricavi limitati e si è sentito parlare di un certo attrito tra il desiderio di OpenAI di avere più capacità e la volontà di Microsoft di mantenere una disciplina/equilibrio sugli investimenti, data la scarsità di capacità e la crescente domanda dei clienti.
Questo accordo aggiornato sembra essere vantaggioso per tutti, in quanto mantiene la forza e l’importanza della partnership Micrsosft/OpenAI, introducendo al contempo Oracle come ulteriore canale di fornitura per i carichi di lavoro di OpenAI AI training, con Microsoft che mantiene il diritto di prelazione su qualsiasi nuova capacità.
Il coinvolgimento di Oracle nella joint venture sembra essere un’ulteriore conferma della bontà del suo Oci (Oracle Cloud Infrastructure), che si è rapidamente guadagnato una posizione tra i primi quattro fornitori di AI hyperscale statunitensi, insieme a Microsoft Azure, Amazon Aws e Google Gcp. Lo scorso trimestre Oracle ha confermato di prevedere una crescita dell’attività di Cloud Infrastructure superiore al 50% nell’anno fiscale ‘25, con un raddoppio degli investimenti per costruire la capacità di Oci.
In quanto leader indiscusso nello spazio dell’infrastruttura IA, l’annuncio del progetto è positivo anche per Nvidia, le cui Gpu e sistemi integrati rimangono al centro di quasi tutti i principali datacenter IA. Oltre a ciò, vi è un numero crescente di altri fornitori le cui tecnologie sono al centro di progetti di AI, tra cui Arista, Ciena, Dell, Broadcom, Micron, Flex, ecc.
I dettagli finanziari sul progetto Stargate rimangono limitati, al di là di quelli già menzionati. Avendo appena visitato un Datacenter IA all’avanguardia in Nevada, all’inizio di quest’anno, abbiamo verificato che queste strutture richiedono tempo per essere costruite e rese operative, a causa della necessità di garantire i siti, l’alimentazione, la costruzione dell’infrastruttura esterna, la capacità delle Gpu e la costruzione dell’infrastruttura interna, compreso il raffreddamento dei rack, ecc.
Nel complesso, quindi, riteniamo che si tratti di un annuncio degno di nota, in linea con la nostra visione dell’importanza dell’IA come prossima grande ondata di calcolo. Non è chiaro quanto dell’iniziativa sia una nuova capacità incrementale rispetto a quella che sarebbe stata costruita organicamente, ma è chiaramente positiva per il sentiment sull’infrastruttura IA. Infine, l’accordo e l’aggiornamento della partnership Microsoft/OpenAI sembrano essere vantaggiosi per i partecipanti chiave OpenAI, Microsoft e Oracle.
*Portfolio Manager, Janus Henderson
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