Stalking e abusi, casi in costante aumento a Trieste
31.10.2025 – 13.43 – Il 2025 si chiuderà con un notevole incremento di casi legati a violenza, stalking e abusi che rappresentano “solo la metà delle segnalazioni iniziali”. Così ha esordito l’assessore comunale alla Sicurezza Caterina de Gavardo. Stamattina, infatti, è stato tracciato il bilancio dell’attività svolta dal Nucleo di contrasto specializzato della Polizia locale, capitanato da Susanna Perini. Nato all’inizio della pandemia, si occupa dei reati contro donne, anziani, bambini e persone in stato di vulnerabilità. E’ composto da quattro operatori, un’ispettore donna e tre agenti (due donne e un uomo). Le parole d’ordine sono formazione ed esperienza perchè “ci vuole anche una certa sensibilità nel trattare argomenti spesso dolorosi e difficili da gestire”. Ma anche una “forte motivazione” e la “capacità di lavorare in team“.
I casi di cui il Nucleo si è occupato in questi anni sono violenza sessuale, atti persecutori, abusi su minori, maltrattamenti in famiglia, circonvenzione di incapace o abbandono di minore o incapace.
Il 2025 già registra 115 denunce, 107 informative all’Autorità giudiziaria, 43 segnalazioni di carattere igienico sanitario, 7 misure cautelari personali, 4 interventi per tentativi di suicidio e un arresto. I dati sono aggiornati al 27 ottobre scorso. Numeri che possono apparire freddi ma in realtà celano un lavoro intenso dietro ogni caso, fatto di relazioni, ascolto, ricerca, determinazione e tempo. Nella maggior parte dei casi, è stato confermato “il nemico si trova tra le mura domestiche”. Riguardo l’uso del braccialetto elettronico, Perini ha riferito che lo stesso “viene usato anche a Trieste abbinato al divieto di avvicinamento e si è sempre, finora, rivelato efficace”.
L’assessore ha sottolineato come ci sia “una maggiore sensibilità su questo tema“. Questo grazie alla “capillarità della Polizia locale sul territorio” che permette a pattuglie e distretti di entrare in contatto diretto con la cittadinanza. Ha poi parlato di “empatia” ricordando l’ingresso, a breve, di 19 nuovi operatori che “verranno formati adeguatamente per riconoscere almeno i campanelli d’allarme”. Si tratta dell’unico Nucleo così costituito in Friuli Venezia Giulia ed è altamente specializzato. Se dunque il fenomeno è in costante crescita, deve esserlo di pari passo anche la formazione.
“Non è un lavoro semplice da fare – ha aggiunto de Gavardo – sono soprattutto le donne le vittime ma abbiamo anche casi di genere maschile”. Pochissimi i “falsi positivi” cioè le segnalazioni che si rivelano infondate.
Marco Degrassi, vice commissario della Polizia locale, è entrato nel merito dei numeri riferendo che, a cavallo tra il 2023 e il 2024, le informative all’Autorità giudiziaria hanno superato il 30% e gli arresti il 50%. Ad oggi siamo agli stessi numeri o poco più. “Abbiamo sentito dunque – ha detto – la necessità di specializzare il personale”. I casi, dunque, emergono molto di più rispetto a prima. “C’è più ricettività” e si continua a fare rete con servizi sociali, magistratura e forze dell’ordine.
Le segnalazioni possono arrivare direttamente dalle vittime ma anche da parenti, amici o conoscenti che notano situazioni a rischio.
[e.b.]



