Liguria

Stagione balneare Liguria, estate volubile tra grande caldo e allerte meteo


Genova. Un’estate bizzarra, indisciplinata, che sembra ormai non rispondere più alle “regole” meteorologiche cui si è abituati, e una conseguente stagione balneare divisa in Liguria.

Dopo il caldo atroce e anomalo registrato tra fine giugno e inizio luglio, il mese è proseguito all’insegna delle allerte meteo, una dopo l’altra, ben cinque, la maggioranza concentrata nel fine settimana. E non solo i turisti, ma anche i titolari degli stabilimenti balneari devono fare i conti con quel cambiamento climatico che ha ormai sparigliato tutte le carte.

Liguria, stagione balneare a singhiozzo: buona la partenza, ma luglio è stato piovoso

La stagione balenare in Liguria è iniziata bene rispetto all’anno scorso, perché abbiamo avuto maggio e giugno dal punto di vista meteo ottimi – conferma Enrico Schiappapietra, presidente del Sib Liguria e titolare dei bagni Olimpia di Savona – il tempo era bello, c’è stato sole e, come noto, caldo. Un inizio migliore rispetto all’anno scorso, ma purtroppo abbiamo avuto un luglio in cui, specialmente nei fine settimana, c’è stata pioggia e molte allerte meteo”.

Una situazione difficile, conferma Schiappapietra, più che per il maltempo in sé per la “percezione” riguardo al maltempo e alle allerte: “Capita che gli avvisi siano a volte volte un po’ estremizzati dalla prudenza, che capisco sia necessaria, ma come tutti sappiamo oggi siamo tutti meteoropatici: se bisogna andare da qualche parte si controllano le previsioni, e la meteorologia non è una scienza esatta. Quindi finiamo per perdere opportunità, anche perché non è detto che per andare al mare sia necessaria solo la bellissima e perfetta giornata di sole”.

Il boom dei turisti stranieri, non più “mordi e fuggi”, e l’esodo dalla Francia

Sino a ora comunque il bilancio è positivo, anche se a far pendere l’ago della bilancia sono i turisti stranieri: “In questa estate traspare una voglia di mare, ma il turista italiano è un po’ ‘debole’, non sappiamo se per capacità di spesa o perché ha fatto tanto caldo prima e ha momenti di stanchezza, ma di fatto non c’è un grossissimo entusiasmo. In netta controtendenza il turista straniero: c’è una crescita esponenziale, oltre il 10% in più rispetto all’anno scorso. E i turisti stranieri si fermano”.

Rispetto al passato, infatti, i soggiorni non sono più mordi e fuggi o finalizzati a un rapido passaggio prima di dirigersi verso altre mete: “Stiamo assistendo a un fenomeno turistico più stanziale, magari si spostano verso altre mete, ma prima passano tre, quattro, sei giorni in Riviera – prosegue Schiappapietra – vuol dire che l’appeal della nostra offerta turistico balenare funziona, non solo con turisti tedeschi e del Nord Europa, i  classici bacini liguri, ma anche più vicini. Negli ultimi anni c’è stato un boom del turismo francese. L’Italia costa meno, offre più servizi di qualità, e il buon cibo e i borghi conquistano anche loro”.

L’appello alle amministrazioni: “Anche le spiagge libere offrano servizi di qualità”

Per il periodo di Ferragosto è ancora difficile fare previsioni, ma “se non sarà tutto esaurito ci andrà molto vicino”, conclude il presidente del Sib. Che lancia un appello: “Il 46% di spiagge è libero in Liguria: dovremmo valorizzarle di più e far sì che anche in queste spiagge ci siano servizi. Lça qualità dell’offerta non è data solo da spiagge private. Dovremmo trovare il modo di lavorare congiuntamente, tra pubblico e privato, per far sì che l’offerta nelle spiagge libere sia di qualità: docce, servizi igienici, pulizia e possibilmente anche un servizio di salvataggio”.




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