Basilicata

Staff del sindaco di Vibo, Menniti accetta incarico rinfocola polemiche

Gianpiero Menniti, curatore della campagna elettorale di Enzo Romeo, cambia idea e accetta l’incarico di guidare l’ufficio staff del sindaco del Comune di Vibo e le polemiche passate tornano nuovamente a rinvigorirsi


VIBO VALENTIA – Alla fine ha accettato e a questo punto che le polemiche abbiano inizio: Gianpiero Menniti, 56 anni, colui il quale ha curato sotto il profilo social la campagna social elettorale del sindaco Enzo Romeo, ha accettato l’incarico di gestire l’ufficio dello Staff del primo cittadino. Un incarico da circa 30mila euro l’anno lordi.

Una decisione, la sua, che va in contrasto con quanto dichiarato dallo stesso professionista appena poche settimane addietro sul proprio profilo social (“non sono in predicato per nessun incarico comunale e non parteciperò a nessuna selezione relativa a ruoli di alcun genere nel Municipio di Vibo) quando le polemiche sull’avviso pubblico erano roventi per via degli attacchi dell’opposizione consiliare che sosteneva come l’incarico fosse stato cucito su misura dall’amministrazione proprio per Menniti: “Non ci sorprenderebbe se il primo nome di questo staff fosse proprio quello del famoso “super esperto” che il sindaco aveva provato a piazzare qualche tempo fa con il super bando, poi di fatto ritirato, che ancora oggi fa discutere”.

MENNITI ANNUNCIA L’INCARICO SU FACEBOOK

E’ stato lo stesso professionista ad annunciarlo stamattina sulla pagina social del “Centro studi Progetto Vibo”, entità politico-culturale che ha fondato insieme a Romeo e che attualmente coordina: “Ieri sera il Sindaco Enzo Romeo mi ha nominato suo capo di gabinetto: incarico chiaro, diretto, tecnico, di coordinamento. Impegno gravoso, l’ho accettato e lo ringrazio per la fiducia. Ora, bando alle mie tante cose, getterò via l’orologio per stargli lealmente al fianco in questa sfida, rilevante, che lui, da Sindaco, ha assunto prendendo la guida della città”.

Gianpiero Menniti

LE ACCUSE DELL’OPPOSIZIONE IN CONSIGLIO A VIBO

La minoranza però aveva sollevato un aspetto di natura politica denunciando quella che a suo giudizio era una “discrasia evidente: in campagna elettorale il sindaco diceva di ridurre i costi della politica, ma li ha aumentati; doveva investire nelle reali necessità della città, ma pensa ai suoi equilibri di potere. La Delibera, per come formulata, è un atto in assoluto spregio ai principi di trasparenza e legalità che tanto questa amministrazione ha decantato”, interrogando il primo cittadino e la sua maggioranza “sull’opportunità di un tale investimento mentre la città è alle prese con strade dissestate, una rete idrica inadeguata, alberi abbattuti senza criterio e cantieri abbandonati. Ormai è chiaro a tutti: questa Amministrazione continua a spendere, per il superfluo, senza freni, senza alcun rispetto per i cittadini”.

FACCIAMO CHIAREZZA SULLE PROCEDURE PER L’UFFICIO STAFF

Ora, facciamo un attimo di chiarezza: l’ufficio Staff del sindaco è previsto in tutti i comuni e la nomina è fiduciaria, quindi Enzo Romeo ha nelle sue prerogative la possibilità di chiamare la persona che meglio reputa idonea per quell’incarico. E al riguardo era la maggioranza aveva sostenuto anche questo nella sua replica all’opposizione: “Si tratta di una nomina fiduciaria prevista dalla normativa, con un contratto a tempo determinato e con un impegno temporale di 36 ore a settimana. Quindi, un impegno di lavoro a pieno regime, destinato al miglioramento dello svolgimento delle funzioni del primo cittadino. Tale figura supporterà il sindaco in termini di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa”.

LA DEFESA CON LA “CONDIZIONALE” DELLA MAGGIORANZA

Sempre la maggioranza aveva ricordato come sindaco, assessori e consiglieri abbiano attuato il taglio dei propri compensi nella misura del 30%, “cosa mai fatta dalle precedenti amministrazioni e forse un unicum a livello nazionale” e che nelle varie quotidiane missioni politiche, spesso fuori provincia, questi “continuino a recarsi a spese proprie e con mezzi propri, per non gravare in alcun modo sulle casse dell’ente e sui cittadini, vivendo questa esperienza amministrativa come una missione al servizio della città, come dal primo giorno in cui si è insediata.

Tuttavia, nella riunione di Giunta di ieri avente ad oggetto proprio la nomina dell’Ufficio Staff, gli assessori del Pd (Soriano e Continanza) erano assenti e il capogruppo dem in Consiglio, Francesco Colelli, ha commentato così l’episodio: “Abbiamo deciso di non partecipare alla riunione in quanto non abbiamo condiviso la procedura con la quale si è arrivati alla decisione”, ha commentato rassicurando comunque sul sostegno al primo cittadino di Vibo e alla sua squadra di governo: “Chiaramente dire che viene meno la fiducia verso il sindaco e l’esecutivo è sbagliato”, ha concluso ma il malcontento per quanto avvenuto è evidente in casa Pd.

Abbiamo scritto all’inizio dell’articolo che questa svolta avrebbe rinfocolato le polemiche che non sono tardate ad arrivare. Eloquente il commento telegrafico dell’ex sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, che sul proprio profilo Facebook si è lasciata andare ad un lapidario quanto diretto: “Tanto tuonò che piovve”.

Il post di Maria Limardo

LE MANSIONI DELL’UFFICIO STAFF DEL PRIMO CITTADINO DI VIBO

Ma quali saranno le mansioni di Menniti: intanto avrà il compito di garantire un supporto strategico e operativo alle funzioni di indirizzo e controllo dell’organo politico, senza alcuna competenza gestionale; sarà composto, come detto, da un collaboratore esterno selezionato tramite avviso pubblico, con un incarico a tempo determinato per tutta la durata del mandato amministrativo.

Il personale dello staff sarà di supporto al Sindaco per le relazioni istituzionali interne ed esterne; fungerà da raccordo tra le funzioni di indirizzo e le attività di gestione dei dirigenti; si occuperà di gestione dei rapporti con il comitato di direzione e il Nucleo di Valutazione; curerà l’assistenza nell’organizzazione e nel funzionamento della Giunta e nei rapporti con il Consiglio; farà da supporto giuridico e amministrativo per la redazione di studi, rapporti e ricerche e, infine, gestirà il monitoraggio delle opportunità di finanziamento regionale, nazionale ed europeo. L’individuazione del collaboratore è stata effettuata tramite avviso pubblico, con valutazione del curriculum vitae e eventuale colloquio. Il candidato doveva possedere una laurea (vecchio ordinamento, specialistica o magistrale) e adeguata esperienza professionale.

La figura professionale individuata sarà, quindi, inquadrata nell’Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, con applicazione del vigente Ccnl comparto Funzioni Locali. La spesa relativa all’incarico è ritenuta compatibile con i vincoli di bilancio comunali si legge in delibera nella quale però non si riporta l’entità dell’emolumento; tuttavia è sufficiente effettuare una semplice ricerca sui siti che trattano materie di stipendi nella pubblica amministrazione, per scoprire che questi dovrebbe aggirarsi tra i 20 e 30mila euro annui lordi.


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