Stadio-clinica Terni, il consiglio regionale si spacca: le reazioni tra accuse reciproche e rinvii
In aula non se ne è parlato e la battaglia si fa a suon di note. Giovedì mattina consiglio regionale di fuoco sul progetto stadio-clinica di Terni, durante il quale è stato respinto l’inserimento all’ordine del giorno di due mozioni presentate: una dalla maggioranza, l’altra dall’opposizione. Centrodestra e centrosinistra non hanno trovato la quadra in consiglio e lo scontro prosegue a forza di comunicati.
La posizione di Fratelli d’Italia Il gruppo in Regione scrive: «Terni merita un nuovo Stadio e la possibilità di accreditare una nuova clinica privata. La Regione non disperda il lavoro fatto e riapra il confronto tra istituzioni. Come gruppo di Fratelli d’Italia abbiamo già dichiarato l’impegno a monitorare che l’iter per la progettazione del nuovo ospedale conosca i passi in avanti che la giunta Proietti ha promesso da qui a breve. Ferma restando -prosegue la nota – la priorità regionale nella realizzazione del nuovo nosocomio di Terni allo stesso modo la città merita la possibilità di strutture sanitarie private accreditate, chiunque sia il promotore, che possano integrarsi con l’offerta pubblica del SSR. In questo senso Fratelli d’Italia si batterà affinché il centrosinistra confermi, per la provincia di Terni, gli 80 posti letto accreditati e convenzionabili a norma di legge con procedura di evidenza pubblica, individuati dalla precedente giunta regionale di centrodestra, con la delibera Tesei 1399/2023». Infine, aggiungono da FdI: «Terni merita un nuovo stadio. Moderno, funzionale e pienamente rispondente agli standard di sicurezza previsti dalle normative vigenti in materia. Terni non può permettersi di sciupare altro tempo e opportunità. La presidente Proietti e tutta la sua giunta, dovendo ammettere lo sgarbo istituzionale commesso ai danni del Comune di Terni».
Il centrodestra Nota a parte invece dei consiglieri di opposizione Donatella Tesei e Enrico
Melasecche (Lega Umbria), Laura Pernazza e Andrea Romizi (Forza Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica): «Un atto grave e incomprensibile quello della sinistra umbra, che in Consiglio regionale ha bocciato la possibilità di discutere la mozione urgente da noi presentata che impegnava la Regione Umbria a sostenere il percorso di realizzazione
dello stadio-clinica. Non solo – aggiungono – la sinistra ha presentato una mozione urgente che si è rivelata essere contro la città di Terni, contro i cittadini ternani e contro la realizzazione del progetto ormai in fase di cantierizzazione. Un’iniziativa che ha l’unico intento di difendere la scelta della giunta Proietti di ricorrere al Tar, bloccando così l’iter di un intervento strategico per la città sotto moltissimi aspetti. Le condizioni poste dalla
sinistra paralizzano il percorso avviato: si chiede il reperimento di fondi pubblici per la costruzione dello stadio, ignorando che il progetto si basa su investimenti privati della Ternana Calcio già strutturati e che il Comune di Terni non potrà mai e poi mai reperire
le risorse necessarie». Per poi concludere: «Assordante l’assenza in aula della presidente Stefania Proietti alla quale abbiamo chiesto di riferire sull’incontro a cui lei in modo gravemente irrituale ha detto di aver partecipato con la proprietà della Ternana Calcio a Roma».
La versione del centrosinistra Una grave battuta d’arresto per gli interessi della città di Terni. Il centrodestra affossa la mozione urgente proposta dalla maggioranza». Ad affermarlo sono i consiglieri regionali di maggioranza Bianca Maria Tagliaferri, Letizia Michelini, Cristian Betti, Maria Grazia Proietti, Francesco Filipponi, Stefano Lisci, Luca Simonetti e Fabrizio Ricci, commentando quanto avvenuto giovedì mattina. «Nel corso della seduta dell’assemblea legislativa – spiegano – il centrodestra ha respinto la mozione relativa al progetto stadio-clinica presentata dalla maggioranza, dimostrando una
preoccupante chiusura verso la ricerca di soluzioni condivise. Di fronte al diniego e all’ostruzionismo – proseguono i consiglieri di maggioranza – non restava scelta che rimandare la discussione, nel tentativo di cercare una sintesi che la città di Terni merita a tutela dei suoi interessi. Purtroppo, non è stato possibile. La destra ha respinto l’impegno a trovare una soluzione che superasse lo scontro territoriale. Con un gesto di incomprensibile rigidità, i consiglieri Melasecche e Pernazza hanno fatto saltare tutto, perdendo una grande occasione per addivenire a una sintesi tra le due proposte in campo. La proposta chiara e votabile all’unanimità dall’assemblea – concludono – si poneva l’obiettivo di riaffermare la piena centralità del potenziamento dell’offerta sanitaria pubblica in Provincia di Terni, garantendo il supporto per la rapida realizzazione del nuovo ospedale di Terni, e al contempo perseguendo un canale di dialogo istituzionale con il Comune per il nuovo stadio».
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