Umbria

Stadio-clinica, Regione trascina il Comune di Terni al Tar. Bandecchi: «Ora è guerra»


di M.R.

Dove inizia la forzatura politica e dove finisce il rispetto delle procedure tecnico-amministrative negli atti propedeutici alla realizzazione del progetto stadio-clinica, sarà il Tribunale amministrativo regionale per l’Umbria a stabilirlo. La Giunta Regionale Proietti, esaminate nota e determina più recenti, licenziate dall’ente di Palazzo Spada, ha infatti stabilito di procedere per vie legali impugnando quegli stessi documenti davanti al Tar.

Stop stadio-clinica Come si legge nella delibera dello scorso 16 ottobre, Palazzo Donini ha dato mandato all’avvocatura dell’ente di avviare il contenzioso, per riscontrate illegittimità. In particolare nel provvedimento si parla di «difformità formale e sostanziale dei contenuti di entrambi i documenti rispetto alle determinazioni vincolanti assunte in Conferenza di servizi richiamate nella determinazione dirigenziale del Servizio regionale “Urbanistica Politiche della casa e rigenerazione urbana, tutela del paesaggio” n. 11253 del 4 novembre 2022». Ci si avvia insomma a uno stop del progetto, stante la possibilità di procedere anche con proposta di istanza cautelare. La notizia trapelata è bastata a scatenare il sindaco di Terni Stefano Bandecchi contro la Regione.

Bandecchi «Dopo 31 giorni dalla cessione della Ternana calcio e della presa in carico della società – commenta – la Regione si sveglia e, con il supporto di ben due assessori ternani, decide di bloccare la costruzione dello stadio e della clinica dimenticandosi che l’operazione stadio clinica è stata deliberata da una conferenza dei servizi regionale solo perché la costruzione dello stadio prevedeva l’aggiunta della clinica.  Differentemente il Comune avrebbe potuto fare da solo. La scelta operata dalla regione oltre ad essere sospetta pare anche essere asservita alle strutture sanitarie perugine. Invito fin d’ora la magistratura ad aprire una indagine precisa sulla inopportunità e sui rapporti che la giunta regionale può avere con la sanità regionale privata. Tutti i cittadini ternani e tutti gli umbri di buona volontà dovrebbero capire che il gesto fatto oggi dalla giunta regionale è peggio di una dichiarazione di guerra verso tutta la cittadinanza, verso la tifoseria della ternana, verso la libera impresa, verso i nuovi proprietari della Ternana e non ultimo verso la mia persona.
Finchè dovevo costruire io la clinica si parlava di conflitto di interessi oggi si può solo parlare della vergogna della politica regionale e di alcuni cittadini ternani che fanno parte del consiglio regionale in qualità di consiglieri e in qualità di assessori. Il comune di Terni – conclude il sindaco Bandecchi –  proteggerà i propri cittadini da questa aggressione sconsiderata contro lo sviluppo della città di Terni. Da oggi in poi ogni tipo di rapporto istituzionale tra la regione, la provincia e il comune saranno da considerare più che difficili i impossibili e questo per la scarsa intelligenza  degli attuali politici in regione».

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