Stadio-clinica, Pd: «Favorevoli, ma chiarezza». Umbria civica: «Ritirare ricorso». Striscioni di protesta
«Terni merita rispetto», «Terni ha la sua dignità, mai schiavi di un’altra città». Queste alcune delle frasi che nella notte tra venerdì e sabato campeggiavano su diversi striscioni appesi in città dai tifosi della Curva Nord. La bagarre con al centro il progetto stadio-clinica, prossimo alla partita al Tar, continua. I supporter giovedì con un post social avevano annunciato mobilitazioni per la causa, ed ecco la prima. Intanto si esprime anche il mondo della politica e mentre Umbria civica chiede alla Regione di ritirare il ricorso, il Pd umbro si dice favorevole al progetto, ma chiede chiarezza.
Umbria civica su stadio-clinica «La vicenda del progetto stadio-clinica, arrivata oramai a pochi giorni dalla prima udienza avanti al Tar dell’Umbria, nasce da una decisione della Regione di impugnare la determina del Comune di Terni per la realizzazione di una clinica privata e del nuovo stadio L. Liberati, ritenendo le procedure adottate come lesive delle normative vigenti in materia sanitaria. Secondo la Regione, il Comune avrebbe agito in maniera impropria per superare il dissenso espresso all’esito della Conferenza dei Servizi decisoria – scrivono in una nota Nilo Arcudi, Andrea Difino e Marco Ravasio -. Posto che anche ad una semplice lettura del provvedimento appare in realtà che la Cds si sia espressa in senso favorevole, Umbria Civica accusa fermamente la giunta regionale di sinistra a guida Proietti di aver bloccato una concreta opportunità di crescita socio / economica / sportiva e di servizi sanitari innovativi per Terni e la sua provincia, scegliendo consapevolmente la strada della lite giudiziaria e fino ad oggi negando una soluzione condivisa della vicenda in sede politica. Umbria Civica ritiene gravissimo l’atto compiuto che rischia di penalizzare irrimediabilmente la città, con ricadute economiche oltre che sull’indotto sportivo e sanitario. Sul piano tecnico, il Comune di Terni insiste nella correttezza della procedura amministrativa adottata, in quanto la Conferenza dei Servizi si è chiusa positivamente e le osservazioni espresse dagli enti coinvolti sono state tutte superate, ivi comprese quelle della Regione. Viene fatta, inoltre, una distinzione netta fra autorizzazione edilizia – rilasciata in presenza di compatibilità con la programmazione regionale – e successiva autorizzazione sanitaria, che resta comunque prerogativa della Regione e sarà richiesta solo a struttura completata. Il ricorso inoltre sta già causando danni gravi e oggettivi: la Ternana Calcio e la società Stadium hanno formalizzato delle diffide alla Regione, segnalando il rischio concreto di default e la perdita sia delle risorse private che della fiducia degli investitori. La vicenda, in piena escalation su tutti i fronti, può quindi produrre gravi conseguenze sociali, economiche e sportive, negando al contrario i benefici che la comunità ternana attendeva dalle due opere».
«Regione ritiri il ricorso» «Alla luce di tutto questo, chiunque si riconosca nei valori moderati e riformisti di Umbria Civica, non potrà che giudicare le scelte del centro sinistra regionale come una mera difesa di rendite di posizione e di bieca chiusura ideologica, in spregio totale agli interessi legittimi della città di Terni, anziché sostenere un modello di sviluppo che integri pubblico e privato e salvaguardi la competitività e l’attrattività del territorio ternano. Si invita pertanto la Regione Umbria a ritirare il ricorso per sedersi al tavolo delle trattative, onde concordare modalità operative trasparenti e garantiste che assicurino la qualità della sanità pubblica e l’innovatività delle soluzioni proposte, senza perseverare in processi paralizzanti e pretestuosi. Evidente che, in assenza di dialogo, le responsabilità che dovessero derivare andranno ascritte in via esclusiva a chi ha deciso, unilateralmente e contro ogni logica di tutela reale degli interessi collettivi, la via giudiziaria», chiosa la nota.
La posizione del Pd «Siamo sempre stati favorevoli alla realizzazione del nuovo stadio e della clinica di Terni: un progetto importante e strategico, che merita un percorso chiaro, serio e rispettoso delle procedure. La stessa Regione lo ha ribadito, non mettendo in discussione gli obiettivi finali dell’intervento, ma la sua legittimità tecnica, un aspetto che — se non adeguatamente garantito — potrebbe comprometterne il destino anche dopo l’avvio dei lavori – scrive il Pd dell’Umbria -. Per il bene di Terni, rivolgiamo un appello a ritrovare subito un clima di dialogo autentico e di collaborazione istituzionale. Solo così si possono superare contrapposizioni esasperate e strumentali, e tornare a lavorare con senso di responsabilità sugli obiettivi che contano davvero per la comunità ternana. Un confronto aperto e rispettoso delle funzioni di ciascuno è la condizione essenziale per far avanzare un progetto importante come quello dello stadio e della clinica. In questo senso, la posizione della Regione Umbria è — lo ribadiamo — orientata alla tutela del percorso amministrativo, della legalità e degli stessi investitori, che devono poter contare su iter trasparenti, solidi e privi di incertezze. Garantire regole certe significa proteggere non solo l’interesse pubblico, ma anche chi contribuisce allo sviluppo del territorio attraverso investimenti privati. Il Pd Umbria non intende alimentare conflitti istituzionali che non servono né alla città né alla riuscita del progetto. Rivolgiamo invece un appello alla responsabilità di tutte le istituzioni coinvolte, a partire dal Comune di Terni. Ci aspettiamo comportamenti improntati a lealtà istituzionale, trasparenza e corresponsabilità, evitando forzature o strumentalizzazioni politiche che rischiano di indebolire il quadro generale e rallentare un’opera complessa».










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