Marche

«Stabilizzazioni e investimenti sono le garanzie per Villa Pera»


COMUNANZA Sull’accordo firmato al Mimit per la vertenza Beko Europe la soddisfazione è rimarcata da tutti. Il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli dice che «Questi territori, che si stanno risollevando dopo essere stati duramente colpiti dal sisma, avevano bisogno di un segnale forte da parte dello Stato. È giunto grazie alla risoluzione di una crisi industriale gestita con accuratezza ed efficacia dal ministro Adolfo Urso, dal sottosegretario Fausta Bergamotto e dal presidente della Regione Francesco Acquaroli». Sulla stessa linea la sottosegretaria al Mef Lucia Albano.

Guardia alta

Ora si può guardare al futuro con più fiducia, ma senza abbassare la guardia, come rimarcano i segretari dei sindacati provinciali di tutte le sigle. «In questi mesi di trattativa – nota Raffaele Bartomioli dell’Uilm – abbiamo cercato di trovare ogni misura utile per garantire un futuro solido al nostro stabilimento nei prossimi tre anni.

Questo periodo rappresenta per noi il primo tempo di una partita cruciale; ora è il momento di affrontare con determinazione il secondo. Siamo consapevoli che per sopravvivere e prosperare lo stabilimento dovrà diventare più competitivo. Siamo fiduciosi che l’obiettivo sia raggiungibile grazie ai nuovi investimenti e all’introduzione di prodotti innovativi. Continueremo a monitorare tutte le parti dell’accordo per garantire che vengano rispettate».

Per Alessandro Pompei della Fiom occorre guardare avanti. «Accordo positivo rispetto all’intenzione iniziale di chiusura. Ora sta a noi controllare l’attuazione degli investimenti. Poi occorre una prospettiva che vada oltre il 2027. Inoltre mi auguro che Beko investa molto sul riposizionamento commerciale del brand nella fascia alta di mercato, visto che il sito di Comunanza diventa specifico per lavatrici e lavasciuga di alta gamma. Quindi guardare al lungo termine». Per Simone Puglia della Fim «si apre la seconda fase della partita. Vogliamo spingere per una stabilizzazione dei 37 lavoratori in staff leasing (ex interinali) che sono tutti giovani. Sarebbe anche una sorta di garanzia di continuità in quanto ringiovanimento della manodopera e quindi anche di percorso duraturo dello stabilimento. Se le uscite volontarie supereranno le 80 previste devono essere stabilizzati».

Le perplessità

Non convinto Francesco Armandi dell’UglM sulla nuova lavasciuga di prossima produzione promessa dall’azienda. «Temo sia un restyling di quanto esiste già e non un prodotto veramente innovativo e tecnologico, visto che non ci risulta ci sarà una nuova piattaforma. Ci auguriamo che l’azienda porti un prodotto innovativo per rilanciare lo stabilimento e immettere maestranze giovani. Significherebbe investire sui lavoratori. Una prospettiva futura di lungo termine va costruita”. Il sindaco Domenico Sacconi già venerdì comincerà il confronto con la rsu per monitorare periodicamente l’andamento della fabbrica. Ora lo stabilimento si ferma, per Pasqua e i ponti, da domani al 4 maggio.




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