Economia

Stabilimenti balneari, cresce la digitalizzazione: il giro d’affari legato all’online segna un +52%


Ha un’età compresa tra 35 e 54 anni, viaggia con il partner o con la famiglia, attribuisce grande importanza alle policy di cambio, cancellazione e rimborso delle prenotazioni e, soprattutto, naviga sul web, nel 40% dei casi effettuando il ‘booking’ direttamente online, prevalentemente la sera: questo il profilo tipo del turista italiano digitalizzato che ama trascorrere le sue vacanze al mare. A definirlo, in concomitanza con la chiusura della stagione balneare 2025 e la pubblicazione dell’Osservatorio sulla digitalizzazione del settore, è Spiagge.it, portale italiano per la prenotazione online di ombrelloni con oltre 2.400 bagni affiliati e più di 1 milione di ombrelloni prenotati nel 2025.

Dal confronto delle prenotazioni effettuate nel 2025 con quelle del 2024 emerge come negli ultimi 12 mesi il numero di stabilimenti balneari che si sono ‘digitalizzati’ attraverso l’adozione di un gestionale è cresciuto del 20% a quota 3mila su un totale di circa 7.200 bagni (cfr elaborazioni di Unioncamere) mentre gli stabilimenti presenti online sono ormai 2.500. Il giro d’affari generato dal noleggio online di servizi balneari è cresciuto, a sua volta, del 52% attestandosi a circa 70 milioni di euro. Nel periodo giugno-luglio, considerando solo gli stabilimenti attivi tanto nel 2024 quanto nel 2025, l’occupazione totale (numero di postazioni spiaggia effettivamente occupate a prescindere dal canale di vendita sia online sia offline) è aumentata, inoltre, del 14%.

Nel 2025, a fronte di una spesa media per una postazione in spiaggia (ombrellone con 2 lettini in prima fila) pari a 38 euro, il 40% degli stabilimenti ha congelato i prezzi mentre, tra chi li ha rivisti, gli incrementi sono stati comunque moderati e compresi mediamente tra 0,50 euro e 2 euro. Sardegna e Toscana hanno registrato gli aumenti maggiori con picchi di 3,9 euro ad agosto seguiti da Puglia (+2,9 euro ad agosto), Campania (+2,2 euro ad agosto), Liguria (+1,9 euro) e Sicilia (+1,7 euro). Ritocchi leggeri per Veneto (+1,9 euro) e Lazio (+0,2 euro). Prezzi stabili, invece, in Friuli-Venezia Giulia e addirittura in calo in Emilia-Romagna (tra -0,3 e -0,9 euro). Considerando solo gli stabilimenti attivi sia nel 2024 sia nel 2025, il valore economico generato online nel 2025 rispetto all’anno scorso è cresciuto, a sua volta, in tutte le regioni: +50% per la Toscana, +41% per l’Abruzzo, +40% per il Lazio, +34% per la Sardegna, +13% per il Veneto, +8% per la Campania, +5% per il Friuli-Venezia Giulia.

In aumento anche il valore transato di prenotazioni online generato dai turisti stranieri passato in 12 mesi dal 23% al 26% del totale. I Paesi di provenienza che hanno inciso maggiormente sul giro d’affari dei bagni italiani sono Stati Uniti (31%), Germania (9%), Svizzera (8%), Austria (8%), Regno Unito (8%) e Francia (6%). Le regioni italiane con la quota più elevata di prenotazioni estere sono, infine, Friuli-Venezia Giulia (48%), Campania (40%), Liguria (30%) e Toscana (29%). Positano e Grado le mete più prenotate.


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