Umbria

Spoleto, sgomberato appartamento occupato in tribunale


Sgomberato l’appartamento dell’ex custode occupato all’interno del tribunale di Spoleto. Si chiude dopo sette anni e con la denuncia di due persone il caso dell’alloggio presente all’interno del palazzo di Giustizia di corso Mazzini in cui aveva continuato a vivere abusivamente i coniugi cui nel 2012 erano state assegnate le mansioni di custodia. A eseguire lo sgombero è stata la Guardia di finanza di Spoleto, che ha denunciato marito e moglie alla Procura di Spoleto anche per furto di energia elettrica a causa dell’indebito utilizzo delle utenze intestate al tribunale di Spoleto, che ha fatto scattare anche il sequestro preventivo dei contatori. I due coniugi devono rispondere anche dell’accusa di occupazione abusiva dell’immobile.

In qualità di proprietario dell’immobile il Comune di Spoleto da anni prova a riprendere possesso dell’appartamento del tribunale destinato inizialmente all’ex custode, senza però riuscirci a causa, lo ricordano le stesse fiamme gialle, di una serie di certificati medici e quindi delle condizioni di salute di uno dei coniugi. Tuttavia, dagli accertamenti condotti dai finanzieri è emerso che marito e moglie sono proprietari di un immobile che si trova a Spoleto. Da qui lo sgombero dell’alloggio di corso Mazzini e il contestuale conto presentato dal Comune di Spoleto che, con un’apposita determina dirigenziale del 12 maggio, ha quantificato in 29.335 euro l’indennità di occupazione senza titolo dell’appartamento e notificato l’atto sia ai coniugi che alla coop sociale cui nel 2012 era stato affidato il servizio di centralino e custodia del tribunale con una procedura di evidenza pubblica che prevedeva esplicitamente la presenza del custode in quell’appartamento. Alla scadenza dell’appalto avvenuta con proroga il 31 agosto 2015, però, l’immobile non è stato restituito e vano è stato il tentativo compiuto nel 2018 dalla coop sociale di chiedere formalmente la restituzione dell’alloggio.

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