Umbria

Spoleto, 52enne evade ancora i domiciliari: stavolta indossa un costume da carcerato


di Chiara Fabrizi

Alla fine è stato portato in carcere il 52enne residente a Spoleto e protagonista di una serie di scorribande nella zona di corso Garibaldi compiute evadendo gli arresti domiciliari disposti sabato a scorso a suo carico per tre volte in cinque giorni. L’ultima violazione della misura cautelare l’ha commessa indossando direttamente un costume di Carnevale da detenuto, lo stesso che aveva quando è stato portato in commissariato a Spoleto, trattenuto nelle camere di sicurezza per la notte su disposizione del pm di turno e, infine, la mattina seguente, portato in carcere a Maiano (Spoleto) per l’aggravamento della misura cautelare dei domiciliari, che era già stata firmata alla luce delle precedenti evasioni.

Nonostante il braccialetto elettronico antievasione disposto a suo carico dal giudice lunedì scorso, che però non gli è stato applicato a causa di tempi tecnici legati al reperimento del dispositivo, compensati da un incremento dei controlli di polizia e carabinieri, il 52enne è riuscito comunque a evadere almeno altre due volte.

La prima martedì scorso quando non è stato colto in flagranza e quindi gli agenti lo hanno potuto soltanto denunciare: in quella circostanza, l’indagato sarebbe comparso due volte nel giro di poche ore in corso Garibaldi, brandendo una spranga di ferro con cui avrebbe colpito una cabina Enel e alcuni ponteggi edili, salvo poi rientrare di corsa a casa per non farsi arrestare di nuovo, ma a suo carico è comunque scattata la denuncia e la richiesta di aggravamento della misura.

La seconda evasione domiciliari risale alla serata di giovedì quando, appunto, ha indossato un costume di Carnevale da detenuto, con tanto di casacca e pantalone a strisce bianche e nere, ed è rispuntato in corso Garibaldi, venendo però notato e finendo in manette per la terza volta in cinque giorni. Oltre alla convalida dell’ennesimo all’arresto per lui è scattato l’aggravamento della misura cautelare ed è stato portato in carcere venerdì mattina.

Delle ultime scorribande spoletine è stata informata anche la Procura di Civitavecchia, che procede a suo carico per maltrattamenti in famiglia e che gli ha già applicato da mesi un braccialetto elettronico antistalking. Lo stesso che a dicembre si è tolto, lanciandolo contro i carabinieri, rompendolo e finendo per questo in carcere.

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