Ambiente

Spirits, amari e aperitivi italiani trainano trend mixology Usa – Fiere e Eventi

(di Gina Di Meo)
Torna Bar Convent Brooklyn (Bcb)
e l’industria del bere mondiale è pronta ad accendere i
riflettori sulle nuove tendenze della mixology. La fiera degli
spirits, gemella di quella di Berlino, si svolgerà a Industry
City il 10 e 11 giugno e per la quinta volta sarà presente anche
l’Italia con 12 aziende sotto l’ombrello Ica, l’Istituto per il
commercio estero. Il Made in Italy arriva a Bcb sotto i migliori
auspici a livello di mercato. Secondo quanto ha riferito
all’ANSA l’Ice citando i dati del dipartimento del Commercio
statunitense, nel 2024 il valore totale delle esportazioni
italiane di alcolici in Usa ha raggiunto quota 269,1 milioni di
dollari, segnando così un +5.2% rispetto al 2023 e raggiungendo
una quota di mercato pari al 2.3%. Il primo trimestre 2025 ha
già fatto segnalare 78,6 milioni di dollari, riflettendo un
incremento del 39,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente. Ancora più rilevante è l’aumento del volume delle
esportazioni, che ha segnato un +55,3%, passando da 2,27 milioni
di litri proof nel primo trimestre del 2024 a 3,53 milioni nel
primo trimestre del 2025. Questa dinamica positiva ha portato la
quota di mercato dell’Italia in Usa al 2,8% in valore e al 3,2%
in volume.

   
“Gli alcolici italiani hanno ancora ampi margini di crescita
e Bcb è l’evento per diffonderne la conoscenza e condividere la
storia dei marchi italiani”, ha sottolineato Erica di
Giovancarlo,
Direttore dell’Italian Trade Agency New York e Coordinatore per
la Rete Usa. Come ha spiegato all’ANSA Marco Montefiori,
managing director Montenegro Americas, “La liquoristica italiana
continuerà a essere protagonista nella mixology, essendo ormai
parte integrante del back bar e dei menu dei migliori locali in
Nord America. In particolare, amari e aperitivi stanno vivendo
una fase di grande attenzione. Inoltre, si registra un crescente
interesse per il limoncello e per i gin italiani, con volumi in
sostanziale crescita e una continua innovazione di prodotto”. Il
gruppo Montenegro sarà presente alla fiera con uno stand
interamente dedicato al suo portafoglio e Montefiori ha inoltre
aggiunto che la cocktail culture italiana si è diffusa anche
grazie ai ristoranti italiani negli Stati Uniti. “Non si tratta
più solo di cucina – ha detto – sono diventati luoghi che
esprimono uno stile di vita, un fenomeno che sta ormai entrando
nel mainstream, nel senso migliore del termine, con coerenza
culturale e forte identità”.

   
“Gli amari stanno diventando sempre più popolari in cocktail
tipici come Black Manhattan – gli fa eco il mixologist Michele
Alfonso – e marchi come Averna, Lucano, Meletti, Foro
contribuiscono a dare un tocco di complessità delle erbe e di
agrodolce. I bartender stanno sposando l’idea dei cocktail
italiani minimalisti e soprattuto botanici, i quali consentono
un’esperienza di degustazione più raffinata e piacevole.

   
Selezionando e preparando attentamente le piante, i mixologist
possono creare infatti profili di sapore equilibrati e
complessi”. Il mixologist ha spiegato anche che ingredienti come
zenzero e curcuma si accoppiano bene con amari e vermouth e
guidano il trend per i cocktail che abbracciano l’idea del
wellness.

   
Bar Convent Brooklyn sarà anche occasione per celebrare
quello che è considerato il cocktail del 2025, il Paper Plane.

   
Il drink prende il nome da una canzone di M.I.A., Paper Planes,
ed è stato creato da Sam Ross, co-proprietario del famoso bar di
New York, Attaboy. Oltre al bourbon whiskey e al succo di
limone, gli altri due ingredienti sono italiani, ossia l’amaro
Nonino e l’Aperol.

   

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