Speck Alto Adige Igp, 2024 in crescita su tutti fronti
Produzione, consumi ed export in aumento nel 2024 per lo Speck Alto Adige Igp. Le “baffe” (la classica forma del salume altoatesino) certificate sono infatti cresciute del 12,8% e l’incremento di vendite a volume è stato del 3,4%. Ogni anno vengono prodotti circa 2,8 milioni di Speck Alto Adige Igp, per un valore stimato tra i 160 e i 170 milioni di euro, di cui quasi un terzo è destinato al mercato estero, con in testa Germania, Stati Uniti e Francia. Continua anche la crescita del preaffettato (+7,3% rispetto al 2023).
«Il 2024 è stato un anno importante per lo Speck Alto Adige Igp, con risultati che testimoniano il nostro impegno continuo nel garantire la qualità certificata del nostro prodotto. I risultati sono frutto del lavoro e degli investimenti portati avanti dal Consorzio. Grazie alle nuove tecnologie, ai controlli rigorosi e al nostro impegno verso la qualità, stiamo gettando basi solide per il futuro, rafforzando la fiducia dei consumatori e la nostra presenza sul mercato globale», ha dichiarato il presidnete del Consorzio Paul Recla.
Più nel dettaglio, lo scorso anno un totale di 2.815.390 prosciutti ha ottenuto il marchio di qualità “Speck Alto Adige Igp”, ovvero il 42,6% della produzione totale dei produttori riconosciuti dal Consorzio, che rappresenta un aumento del 12,8% rispetto al 2023.
La produzione «ha mostrato negli ultimi anni una tendenza costante al rialzo – si legge in una nota del Consorzio -. Dopo un significativo aumento tra il 1997 e il 2003, la produzione è rimasta stagnante nei successivi dieci anni. Negli ultimi anni, invece si è registrata una crescita continua, ad eccezione del calo nel 2023, che è proseguita anche nel 2024».
In Italia, la distribuzione avviene principalmente attraverso i supermercati, che rappresentano il 65% delle vendite totali. Seguono i discount (21,%), il commercio all’ingrosso (3%), la ristorazione (6%) e il commercio al dettaglio (5%). Tuttavia, precisa la nota, «nella provincia di Bolzano, il commercio al dettaglio gioca un ruolo particolarmente importante: circa il 33% dello speck venduto nella provincia viene distribuito attraverso questo canale. Inoltre, il 14% viene consegnato direttamente al settore della ristorazione, mentre circa il 20% viene commercializzato attraverso il commercio all’ingrosso».
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