Sparkle, Mef e Retelit chiedono la proroga a Tim
Tim ha reso noto di aver ricevuto una comunicazione da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze e di Retelit, in qualità di potenziali acquirenti di Sparkle, in cui sottolineano che saranno in grado di completare le attività necessarie a presentare un’offerta entro il prossimo 18 dicembre, ovvero due giorni dopo la scadenza fissata di comune intesa. La società resta in attesa della «suddetta offerta per avviare il relativo processo di valutazione e decisione», spiega una nota.
Lo scorso 4 ottobre per la società dei cavi sottomarini, che oggi fa capo interamente a Tim, si era fatto avanti il Mef, che l’aveva opzionata da tempo, insieme non direttamente al fondo di private equity spagnolo Asterion, di cui si vociferava, bensì insieme alla sua controllata italiana Retelit.
La valutazione
La valutazione di Sparkle risultava superiore nell’immediato rispetto a quella dell’offerta presentata il 31 gennaio scorso dal solo Tesoro. Allora si parlava di una valutazione di 750 milioni, in termini di enterprise value (equity più debito), di cui 625 milioni subito e 125 milioni di earnout, erogabili cioè al verificarsi di determinate condizioni che, si dice, non fossero proprio facilmente realizzabili. Nell’annuncio del Tesoro di inizio ottobre si leggeva che «la proposta esclusiva di acquisto, soggetta alle usuali pratiche di mercato, è pari a 700 milioni totali» e – si aggiunge – «è valida fino al 15 ottobre 2024».
In quella circostanza il cda di Tim aveva posto il 30 novembre come data per ricevere un’offerta vincolante da parte di Tesoro e Retelit, data in seguito prorogata al 16 dicembre. Oggi il nuovo spostamento di due giorni per i termini dell’offerta.
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