Soundcore AeroClip recensione: auricolari che non isolano

La confezione di vendita dei Soundcore AeroClip segue il principio del minimalismo, che sarà il filo rosso di tutta questa recensione. Nella scatola, infatti, ci sono pochissimi elementi: gli auricolari nella custodia di ricarica, un cavo USB, dei supporti in silicone e la manualistica classica.

Peculiare la scelta dei supporti in silicone, due paia in due misure diverse (M e L). Non sono necessari per l’utilizzo, ma si possono montare sulla parte degli auricolari che va dietro all’orecchio, per aumentare il grip e tenerli ancora più stabili.

• Tipologia: auricolari open-ear ad archetto
• Driver: 12 mm dinamici
• Risposta in frequenza: 20 – 20.000 Hz
• Sensibilità: 84 dB
• Impedenza: 16 Ω
• Cancellazione del rumore: no
• Codec: AAC, SBC, LDAC
• Microfoni: omnidirezionali (2 per auricolare) con AI
• Connettività: Bluetooth 5.4 (multipoint)
• Batteria:
  • auricolare: 60 mAh
  • totale: 580 mAh
• Ricarica: cablata USB-C
• Autonomia:
  • auricolare: 8 ore
  • totale: 32 ore
• Dimensioni:
  • custodia: 62,2 × 42,9 × 29,8 mm
• Peso:
  • auricolare: 6 g
  • totale: 51,6 g
• Certificazioni: IP55
• Compatibilità: Android, iOS, PC, Mac
• Colori: Midnight, Rosy Brown, Champagne Mist, Glacier Blue

L’aspetto che più caratterizza i nuovi Soundcore AeroClip è ovviamente la struttura “ad orecchino”, con due elementi che si collegano tramite un sottile archetto, che tra l’altro supporta i controlli touch sulla sua superficie.

Questo particolare design permette di lasciare aperto il canale uditivo, senza isolare l’orecchio ma ascoltando allo stesso tempo il suono proveniente dagli auricolari e quello del mondo circostante.

L’ergonomia è ottima. Grazie all’elemento che va dietro all’orecchio, gli AeroClip sono più stabili rispetto ai classici auricolari con astina. Anche i controlli touch sull’archetto sono facili da usare e abbastanza responsivi. 

All’interno della capsula auricolare troviamo driver dinamici da 12 mm rivestiti in titanio, che hanno una buona resa sonora (ne parleremo meglio tra poco). Da notare anche il supporto per la connettività Bluetooth 5.4, per il multipoint fino a 2 dispositivi e per il codec audio avanzato LDAC.

Per gestire tutte le funzionalità dei Soundcore AeroClip si utilizza la classica app ufficiale Soundcore, compatibile anche con tanti altri modelli di cuffie, auricolari, speaker e accessori dell’azienda.

L’interfaccia è molto chiara ed intuitiva, è un servizio facile da usare e ben fatto.

Per gli AeroClip sono disponibili meno opzioni rispetto ad altri modelli, ma c’è quello che serve. Ecco a seguire un breve riepilogo delle funzionalità principali.

• Effetti sonori: personalizzazione del suono, con 6 preset e un equalizzatore a 8 bande;
• Comandi: si possono regolare le gesture sull’archetto, con doppio o triplo tocco;
• Doppie connessioni: connessione a due dispositivi in contemporanea;
• Trova dispositivo: fa emettere un sibilo agli auricolari per trovarli più facilmente;
• Spegnimento automatico: si può impostare da 30 a 120 minuti.

Da segnalare che, nella parte dei comandi, è possibile attivare il richiamo rapido per l’assistente vocale e il controllo del volume con triplo tocco.

Attenzione però ad alcune assenza importanti. Non sono supportati né il play/pausa automatico quando si mettono/tolgono gli auricolari né funzionalità avanzate come l’audio spaziale.

Inoltre, nella sezione generale dell’app (non strettamente legata agli auricolari) è disponibile la traduzione in tempo reale, che funziona abbastanza bene.

La resa audio dei Soundcore AeroClip è nella media, un po’ al di sotto delle aspettative. Per la maggior parte dei generi musicali più in voga, la qualità audio è sufficiente, anche se si sente che mancano un po’ di bassi e di corpo del suono. Anche il kick è meno soddisfacente di altri modelli, e a volte c’è poca precisione sulle frequenze alte.

Detto tutto questo, parliamo comunque di auricolari medio gamma fatti, prima di tutto, per consentire un ascolto piacevole lasciando l’orecchio “scoperto”. Ci sono punti di forza notevoli, come il volume massimo abbastanza elevato e una buona ampiezza del palcoscenico sonoro, particolarmente riconoscibile con le canzoni pop.

Come detto nella sezione precedente, i preset sonori disponibili sono solo 6, ma c’è un buon equalizzatore personalizzabile che consente di adeguare la resa sonora al proprio gusto, anche se con margini abbastanza ristretti.

Grande assente, ovviamente, è la tecnologia di cancellazione attiva del rumore (ANC), che su questo modello andrebbe in contrasto con la natura stessa del design open-ear.

Questi sono auricolari fatti proprio per chi non vuole isolarsi, ma anzi desidera ascoltare tutto ciò che gli succede intorno.

Se la qualità audio non è il loro punto di forza, i Soundcore AeroClip si riscattano per quanto riguarda la resa dei microfoni (due per ogni auricolare, con supporto AI), che è invece più che buona.

Durante le chiamate vocali, infatti, l’audio è sempre pulito, la voce è chiara e il parlato molto comprensibile. C’è poco rumore di fondo, con una buona gestione di tutte le frequenze. In sostanza, la resa sonora è piacevole, anche se a volte mancano un po’ i bassi.

I Soundcore AeroClip hanno un’autonomia di 8 ore con una singola carica. L’autonomia totale arriva fino a 32 ore con la custodia di ricarica. Valori buoni per un prodotto così leggero e compatto in tutti i suoi elementi.

C’è anche il supporto alla ricarica rapida, che assicura fino a 3 ore d’utilizzo con solo 10 minuti di carica.

Manca, invece, la ricarica wireless.

I Soundcore AeroClip sono disponibili sul mercato italiano da aprile 2025. Il prezzo di listino in Italia è pari a 129,99€ ma ci sono già diverse offerte che lo hanno ribassato fino a meno di 100€ nelle ultime settimane.

Il prezzo di lancio è sin troppo elevato per auricolari così peculiari, ma a meno di 100€ (o anche 89€ come durante il Black Friday) possono essere una scelta già più accattivante.

Il design open-ear è contemporaneamente il punto di forza e di debolezza per gli AeroClip. Sono ideali per chi vuole auricolari che non isolano, ma sono decisamente meno interessanti per tutti gli altri.