Marche

«Sott’acqua la situazione è drammatica»

ANCONA Si va verso un’altra estate senza mosciolo selvatico di Portonovo. «La situazione sott’acqua è drammatica – racconta lo storico pescatore della baia Massimo Mengarelli – e sarà veramente difficile la raccolta questa estate. Dalle immersione emerge l’assenza di mitili di grosse dimensioni. Ci sono solo semi lunghi tre centimetri, che potrebbero sì assicurare la raccolta, ma per il 2026».

Le premesse

Una situazione che andrà monitorata, ovviamente, visto che siamo ad appena metà febbraio ma le premesse non sono certo rosee.

Già lo scorso anno, proprio perché si immaginava una raccolta scarsa (e per questo il prezzo era poi schizzato dai 5 euro al chilo a 7), la pesca era stata accorciata di almeno un mese ed era iniziata il 15 giugno. L’anno prima, addirittura, si era chiusa con largo anticipo, subito dopo Ferragosto.

La causa sarebbe riconducibile al riscaldamento eccessivo dell’acqua che ha causato una moria del prezioso mitile sui fondali. Ma anche le mucillagini e lo scarso ricambio dell’acqua avevano creato questi problemi che, indubbiamente, creano un danno a tutta l’economia della zona che proprio sulla genuinità del mosciolo selvatico ha costruito buona parte del suo brand. Un marchio, quello del mosciolo selvatico di Portonovo, etichettato dalla nascita del presidio della condotta Slow Food Anona-Conero, che peraltro già lo scorso anno aveva provocatoriamente organizzato la consueta kermesse “Mosciolando” declinandola con un “senza moscioli”.

I danni economici, in caso di stop, saranno evidenti, soprattutto per la Cooperativa Pescatori che occupa una decina di persone e di tutto l’indotto, ristoranti compresi. Sarà possibile raccogliere le cozze allevate, è vero, ma non sono la stessa cosa. Del fenomeno si sta occupando anche il mondo scientifico della Politecnica delle Marche che, peraltro, la scorsa estate aveva consigliato come necessario uno stop alla pesca di almeno 18 mesi.

«Probabilmente questa sarebbe la decisione più logica – afferma ancora Mengarelli -. A breve ci riuniremo con gli altri pescatori anche di Ancona per definire una posizione comune e vedremo il da farsi. Certo che chi lavora con i moscioli avrebbe bisogno di una compensazione economica per questo stop». Mengarelli li raccoglie da sempre e non ricorda una simile situazione d’emergenza. «Pesco il mosciolo da quando avevo 14 anni, e adesso ne ho 64, e non ricordo una moria di questo genere. Non ho mai saltato una stagione di raccolta. Magari qualche anno era più abbonante altri meno, ma il mitile non è mai mancato».




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