Sos infortuni sul lavoro, nel Fermano aumentano: maglia nera delle Marche
FERMO – Aumentano gli infortuni sul lavoro nel Fermano, mentre si registra una lieve discesa nel resto della regione. Ad evidenziarlo sono i dati dell’Inail, elaborati dall’Anmil, associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro. Tabelle alla mano, si sono contati 1.359 casi in provincia di Fermo contro i 1.278 del 2023, con un incremento del 6,3% che è l’unico dato in aumento in tutte le Marche. Le altre province della regione hanno fatto registrare tutte una flessione, anche se non particolarmente significativa. Il dato complessivo regionale è stato infatti di 16676 infortuni sul lavoro contro i 16918 dell’anno precedente, pari ad una decrescita pari all’1,4%.
Il confronto
La discesa è in media di un centinaio di episodi per ogni provincia: scende sotto la soglia dei 4mila casi, da 4.062 a 3.953 Pesaro-Urbino, situazione simile nell’anconetano che passa da 5.748 a 5.641 episodi denunciati, ad Ascoli -2,9% in virtù dei 2.195 casi contro i 2.261 del 2023. Più contenuta la riduzione infine a Macerata, che passa da 3.569 a 3.528 incidenti. Il dato nazionale ha invece fatto registrare un aumento dello 0,7%, sono ancora ampiamente più di mezzo milione gli infortuni sul lavoro, che ammontano a 589.571. Il trend è simile anche guardando ai dati più recenti rilevati. Nel primo bimestre del 2025 Fermo è salita da 200 a 211 casi. Anche il contesto regionale, però, fa registrare un aumento di circa l’1%. Il dato peggiore in questo scorcio dell’anno in corso viene da Macerata dove gli infortuni denunciati sono stati ben 536 con un’impennata del 13,3%, praticamente quasi un incidente in più al giorno. A livello nazionale si scende del 3,4%, sarebbe un segnale positivo se non vi fosse, da contraltare, l’aumento tremendo di episodi mortali, costati la vita già a 138 lavoratori solo tra gennaio e febbraio del 2025. Nessuno, per fortuna, in provincia di Fermo. Il bilancio degli episodi fatali nel 2024 a livello regionale ha visto 22 casi. Meglio rispetto ai 28 defunti del 2023. Quella di Fermo è stata l’unica provincia a peggiorare, 4 casi contro i 3 dell’anno prima, invariate Ascoli e Macerata, calano gli incidenti mortali ad Ancona e Pesaro.
Le malattie
Aumenta su tutta la regione la casistica delle malattie professionali denunciate. Ve ne sono state nelle Marche 88.499, oltre il 21% più del 2023. A Fermo e provincia la crescita è nell’ordine dell’11%, si passa da 823 a 919. L’aumento principale si è registrato ad Ancona con una crescita di oltre 300 denunce, pari a quasi il 24%. «I numeri parlano chiaro, c’è un aumento – sottolinea il presidente Anmil Fermo, Marcello Luciani – È stato un problema rilevato anche al Comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura. Bisogna però anche dare una lettura diversa. L’aumento non significa che stiamo lavorando peggio di prima. Va considerato che dal 2023, dopo il tragico incidente dell’anno precedente costato la vita allo studente Giuseppe Lenoci, si sono iniziati a conteggiare anche gli episodi che hanno riguardato studenti in stage. Avremo un dato più nitido nel 2026, perché passata definitivamente la pandemia e inserito il dato relativo agli studenti, avremo numeri più oggettivi. Un dato evidenzia che questo surplus è avvenuto principalmente nell’industria e dobbiamo analizzare e comprenderne le ragioni. C’è un lavoro corale che stiamo mettendo in campo, a livello di formazione, attività informative, momenti di sensibilizzazione, un impegno che si fa nelle aziende ma anche nelle scuole». Un nuovo tavolo è convocato per martedì con il prefetto di Fermo, sarà illustrato un piano presentato dalla Uil per una maggiore sicurezza sul lavoro.