Marche

«Sono sceso dall’auto ma non c’era nessuno»


VALLEFOGLIA Si è costituito presso la Caserma dei Carabinieri di Montecchio il conducente dell’auto bianca che nel settembre scorso investì in una strada del borgo di Apsella un pensionato 60enne, residente in loco, poco lontano dalla strada in cui si accingeva, la sera, a portare a passeggio il cane, a circa nemmeno 100 metri da un altro urto avvenuto il 26 agosto in cui rimanevano a terra un 37enne e il cane Ringo, poi morto per lo scontro. Il pensionato ricorda di essere stato colpito da un auto bianca.  

A terra non solo l’investito ma anche uno specchietto laterale. Il 60enne verrà trasportato al Pronto Soccorso di Urbino con prognosi di 30 giorni: rottura di due vertebre, varie escoriazioni e dolore alla spalla destra. L’avvocato Salvatore Asole del foro di Urbino con studio a Fermignano è il difensore del conducente: «Il mio assistito, proprio leggendo Corriere Adriatico, si è reso conto che l’impatto avvenuto in quella strada e che lo stesso mio assistito pensava lo avesse fatto un legno, poteva essere stato un vero e proprio urto con la persona succitata. In effetti dalla parte contraria stava salendo un altro mezzo e lui si è portato più a destra per evitarlo. Non è vero che non si è fermato. È sceso dall’auto ma non ha visto nulla perché era tutto buio. Quando si è accorto che non aveva lo specchietto laterale è tornato sul posto sperando di ritrovarlo ma non c’era».

L’altro episodio

Sull’incidente del 26 agosto. «Lì si parla di Suv chiaro e il mio cliente non possiede Suv». Nel primo incidente, avvenuto il 26 agosto scorso, moriva il cane Ringo di proprietà dell’imprenditore edile 37enne. A Ringo, nonostante il trasporto in una clinica veterinaria, veniva constatato il decesso, mentre all’imprenditore edile veniva diagnosticato un politrauma contusivo ad anca e ginocchio destri con prognosi clinica e lavorativa di 7 giorni. Le due vicende non sono, dunque, collegate.




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