sono oltre 58 mila, il 25% della popolazione tra i 18 e i 69 anni
Sono 58.800 i fumatori stimati in provincia di Chieti, pari al 25% della popolazione tra i 18 e i 69 anni. Il dato emerge dal report del Servizio Igiene e sanità pubblica della Asl, elaborato in occasione della Giornata mondiale senza tabacco grazie ai dati del sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia).
L’indagine, condotta nel biennio 2023-2024 su un campione di 550 persone, fotografa una realtà stabile ma allarmante. I fumatori sono in prevalenza uomini (32%), mentre la fascia d’età più coinvolta è quella tra i 18 e i 24 anni, con un’incidenza del 29%. L’abitudine al fumo è più diffusa tra chi ha un livello di istruzione medio-basso e tra le persone in difficoltà economiche (39%).
Il 22% degli intervistati si definisce ex fumatore, mentre il 54% non ha mai fumato. La media è di 13 sigarette al giorno, con un 25% di forti fumatori e un 3% di fumatori occasionali. Cresce anche l’uso di dispositivi elettronici: il 6% della popolazione ne fa uso, mentre il 4% combina sigarette tradizionali ed elettroniche.
Sul fronte delle intenzioni di smettere, il 38% ha tentato di farlo nell’anno precedente, ma il 71% ha fallito. Solo il 9% ci è riuscito, mantenendo l’astinenza da almeno sei mesi. Quasi la metà degli intervistati (46%) ha ricevuto il consiglio di smettere dal medico. Chi ce l’ha fatta, lo ha fatto nella maggior parte dei casi senza aiuti esterni.
Significativo anche il dato sul fumo in casa: nel 92% delle abitazioni con minori sotto i 15 anni non è permesso fumare. In generale, il 15% ammette che nella propria abitazione si fuma, seppur in aree delimitate.
«Questa fotografia – spiega Ada Mammarella, responsabile del Servizio Igiene e sanità pubblica – riflette una situazione simile a quella regionale e nazionale, dove i fumatori sono rispettivamente il 24% e il 25%. Non si registrano variazioni rispetto agli anni precedenti: se da un lato avremmo sperato in un calo, almeno possiamo constatare che non c’è stato un aumento».
Mammarella sottolinea che «il fumo resta una delle principali emergenze sanitarie: contiene catrame e sostanze cancerogene che si depositano nei polmoni, irritanti che favoriscono infezioni e bronchiti, e la nicotina, che crea dipendenza e danneggia sistema nervoso e cardiovascolare».
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