Marche

sono 200mila in meno. «Controlli sugli evasori della tassa di soggiorno»

SENIGALLIA Discrepanze tra le presenze registrate con l’imposta di soggiorno e i dati ufficiali della Regione: è tutta evasione? Lo accerterà il Comune che ha già previsto una verifica. A sollevare il caso sono Dario Romano e Ludovica Giuliani, consiglieri del Pd, che hanno chiesto un accesso agli atti per visionare i numeri.

L’atto ispettivo

«Da un atto ispettivo mio e della consigliera Giuliani abbiamo visto che, a inizio marzo 2025, le presenze 2024 legate all’imposta di soggiorno sono risultate circa 770.000 di cui oltre 260.000 esenti – spiega Romano, capogruppo del Pd -. Un dato ben lontano dal 1.015.000 diffuso dall’osservatorio della Regione Marche e che sarà a breve certificato da Istat. Bisogna capire cos’è avvenuto e quali sono i numeri effettivi, perché una discrepanza di quasi 250.000 presenze è importante». Il Comune ha già disposto accertamenti perché potrebbero esserci margini d’evasione o versamenti errati, mancanti per ritardi o dimenticanze. AssoHotel Confesercenti già nella rilevazione dello scorso autunno suggeriva di controllare gli appartamenti. Circa 700 abitazioni affittate, secondo i versamenti della tassa di soggiorno, sembrano poche in una città che ha oltre 6mila seconde case. Potrebbero aver comunicato gli ospiti in Prefettura, com’è previsto dalla legge, ma non aver versato la tassa di soggiorno.

«Faremo un controllo – assicura il sindaco Massimo Olivetti – i due dati non hanno mai coinciso e in passato sono emerse situazioni di mancato versamento dell’imposta, che poi abbiamo richiesto e anche recuperato. Come già facciamo puntualmente in altri settori, verranno effettuate verifiche anche in questo caso». La lotta all’evasione su tutti i fronti è da sempre una priorità della giunta Olivetti perché tutti devono pagare le tasse e non c’è spazio per i furbetti. In particolare, quelli dell’imposta di soggiorno sono soldi che poi vengono reinvestiti negli eventi su cui l’amministrazione comunale punta molto per aiutare il settore turistico, traino dell’economia cittadina.

«Si può certamente notare come la spesa per eventi estivi stia decisamente andando fuori controllo – torna sul tema Dario Romano, che già aveva ritenuto eccessivi i 122mila euro per l’evento di Bobo Vieri -. Nel 2023 si sono spesi quasi 2 euro a turista come budget, mentre questa cifra, a parità di turisti, nel 2017 era di 1,10 euro a turista. Qual è la strategia turistica del Comune? E poi: la promozione turistica è una competenza dell’Unione dei comuni, perché allora si fa comunicazione turistica istituzionale con fondi comunali per decine di migliaia di euro, come avviene da almeno due o tre anni a questa parte?».

Per il Comune, però, sono soldi spesi bene perché i dati lo confermerebbero. Maggiori investimenti hanno portato a un maggior numero di presenze. Come non accadeva da anni è stato superato il milione, più turisti vuole dire anche più lavoro non solo per alberghi e varie attività ricettive. I vacanzieri vanno al bar, al ristorante, nei negozi. Insomma, fanno girare l’economia in una città che vive prevalentemente di turismo.




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