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Solo Amore, il manifesto di Luca Sommi in difesa degli animali | Il Fatto Quotidiano

(Adnkronos) – Dagli aerei agli autobus, dai treni alle navi, oggi venerdì 20 giugno per gli italiani sono previsti disagi sui trasporti. Ritardi e cancellazioni sono dovuti allo sciopero nazionale, indetto da diversi sindacati di base, tra cui USB, CUB, SGB, FISI e FLAI. Ecco nel dettaglio chi si ferma e quali sono le fasce di garanzia.

L’agitazione ha diverse motivazioni, dalla richiesta di aumenti salariali alla riduzione dell’orario di lavoro, dalla richiesta di maggiori investimenti in sanità, istruzione, trasporti e sicurezza sul lavoro a quella di un cessate il fuoco in Palestina.

Per Ferrovie dello Stato, Italo e Trenord lo sciopero è già iniziato ieri alle ore 21 e prosegue fino alle 21 di oggi venerdì 20 giugno. Sono garantite le corse nelle fasce orarie 6–9 e 18–21, con una serie di treni assicurati (l’elenco è a questo link). Prima di andare in stazione l’indicazione è sempre quella di verificare sempre sui siti ufficiali delle tre compagnie. Dalle 13 alle 21 di oggi si fermano anche i dipendenti di Captrain Italia, società che si occupa di trasporto merci su ferrovia.

L’agitazione include anche il settore marittimo e portuale, con stop di 24 ore nei principali porti italiani per navi e traghetti, con conseguenti variazioni nei collegamenti marittimi, in varie modalità.

Lo sciopero del personale degli aeroporti dura invece dalla mezzanotte alle 23:59 del 20 giugno, e interessa gli addetti ai bagagli, gli autisti dei bus navette e il personale di assistenza a terra. Saranno garantiti i voli operativi nelle fasce protette 7–10 e 18–21, oltre a una serie di tratte indicate sul sito dell’Enac. Il personale delle autostrade invece è in sciopero dalle 22 di ieri, 19 giugno, alle 22 di oggi 20 giugno e sono possibili chiusure di piste manuali, ritardi nei servizi di assistenza e mancanza di operatori ai caselli.

Ita Airways segnala la possibilità di alcune modifiche dell’operativo dei propri voli e anticipa di essere stata “costretta a cancellare 34 voli tra domestici e internazionali, di cui 32 previsti nel giorno dello sciopero”. La lista dei voli cancellati è disponibile a questo indirizzo e la compagnia invita tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata dello sciopero, a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto.

Come d’abitudine a livello di trasporto pubblico locale, le modalità dello sciopero variano da città a città. A Roma l’agitazione interessa la rete Atac e i bus periferici gestiti da operatori privati (Roma Tpl, Autoservizi Troiani/Sap e Autoservizi Tuscia/Bis) e Cotral. Sulla rete Atac lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di sub-affidamento. Il servizio èassicurato da inizio corse diurne e fino alle 8,30 e poi dalle 17 alle 20.

A Milano il servizio ATM non è garantito dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio. A Napoli, invece, EAV assicura il servizio dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30. A Torino e nella prima cintura del capoluogo piemontese il servizio è garantito solo nelle fasce di garanzia, ovvero dalle 6 alle 9 del mattino e dalle 12 alle 15.

Anche a Venezia per l’agitazione dell’Actv il servizio di trasporto di navigazione, tranviario e automobilistico in terraferma e isola è a rischio. Salve le fasce di garanzia dalle ore 6 alle ore 8.59 e dalle ore 16.30 alle ore 19.29 per autobus e tram, oltre ai servizi minimi di collegamento per i vaporetti e alcune corse di nave traghetto per fasce orarie riservate ai possessori di tessera Venezia Unica su prenotazione obbligatoria.

Sciopero nazionale anche dei metalmeccanici, proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Ul per otto ore (dopo le 32 già affettuate), con manifestazioni regionali e a sostegno del rinnovo dei Ccnl scaduti in categoria. La proclamazione, fanno sapere i sindacati, “si è resa necessaria per rimuovere il blocco della contrattazione collettiva nazionale e superare l’intransigenza delle associazioni datoriali, Federmeccanica e Assistal ma anche Unionmeccanica-Confapi, che nei fatti stanno impedendo l’avvio di un vero negoziato sulla base delle piattaforme democraticamente approvate dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici”.


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