Marche

Solidarietà alla fornaia partigiana, Ricci ad Ascoli abbraccia Lorenza e canta Bella Ciao


ASCOLI «La solidarietà bipartisan che ho ricevuto dimostra che l’antifascismo non è un valore solo della sinistra». Lorenza Roiati, il giorno dopo il ciclone mediatico continua ad essere abbracciata dall’affetto di tutti coloro che la stimano e hanno fatto decine di chilometri per testimoniarle la propria vicinanza. Lei, il giorno del 25 Aprile, ha appeso sul muro del proprio palazzo – e della sua attività commerciale – un semplice striscione: «25 Aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo». 

Il video

 

La bufera

È bastato questo slogan, perfettamente aderente ai valori della festa – come ha anche evidenziato il questore di Ascoli Aldo Fusco – a scatenare il putiferio. «Subito si sono stretti a me i compagni del Collettivo Caciara – racconta Roiati – e questo è stato l’attestato più bello».

A stringersi attorno alla giovane artigiana, eccellenza ascolana nel suo settore, tantissimi politici: ieri è arrivato l’europarlamentare, candidato presidente alla Regione Marche, Matteo Ricci e con tante persone a dalla provincia di Ascoli e Fermano. Con lui Anna Casini, Luciano Agostini, Giulio Silenzi e dalla Riviera Andrea Manfroni e molti altri.

I gesti

Ricci ha assaggiato un pezzo di “pane antifascista” e poi ha tenuto un intervento, cantando anche Bella Ciao. «Senza il sacrificio dei nostri partigiani, dei militari alleati, delle forze dell’ordine e dei soldati italiani che decisero di stare dalla parte della libertà, oggi quei valori sui cui si fonda la nostra Repubblica non ci sarebbero e noi non avremmo avuto 80 anni di libertà, di democrazia, di progresso». Ieri poi sono arrivati i messaggi dell’onorevole Cinquestelle Giorgio Fede che ha ricordato come Roiati sia stata sempre fiera dei suoi nonni partigiani, e , quella del senatore Roberto Cataldi; dei Socialisti di Ascoli che hanno ribadito le radici antifasciste della Repubblica e di Europa Verde ha parlato di «pane e antifascismo» come valori. Inoltre anche il leader Nicola Fratoianni ha invitato i vertici della polizia locale – che venerdì aveva identificato la fornaia chiedendole se fosse responsabile dello striscione – e il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti ad andare a trovare la titolare del forno. Da Palazzo Arengo, infatti, non c’è stata alcuna presa di posizione. Si segnala invece quella di Fratelli d’Italia, con le dichiarazioni del coordinatore, Simone Anzalone, di piena solidarietà alle forze dell’Ordine. «Oggetto di una faziosa strumentalizzazione e grave aggressione social per il proprio lavoro. Nessuno ha tolto lo striscione o multato la fornaia. Hanno fatto un controllo dopo aver ricevuto una segnalazione. Poi vista la situazione e i contenuti hanno chiuso un occhio sull’irregolarità formale dello striscione: ogni forma di delegittimazione di chi garantisce la sicurezza e il rispetto delle regole va condannata».
 




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