Liguria

Sociale, Candia (Lista Sansa): “Dalla Regione ancora nessun intervento per la morosità incolpevole”


Genova. “In Liguria nonostante ci siano diecimila famiglie in seria difficoltà per il taglio delle risorse statali di sostegno al fondo affitti e morosità incolpevole, la Regione continua a non prevedere un intervento per aiutare in modo concreto queste persone. Dopo tanti spot elettorali nei quali il centrodestra si professa in difesa delle famiglie, sarebbe utile che, almeno a livello locale, si potessero stanziare fondi concreti per aiutare queste persone che si trovano in difficoltà”. Ad affermarlo è la consigliera regionale della Lista Sansa Selena Candia, che sul tema ha presentato un’interrogazione nel corso della seduta odierna di Consiglio.

L’assessore Marco Scajola ha rilevato l’importanza del tema su cui anche nella Conferenza delle Regioni è stata svolta una battaglia per chiedere un intervento straordinario del Governo e ha confermato che al momento non ci sono risorse nazionali a disposizione. L’assessore ha assicurato, comunque, che nelle prossime sedute di bilancio ci sarà un impegno da parte della giunta per reperire risorse regionali destinate a questo settore.

“Nel 2023 e nel 2024 il governo Meloni non ha finanziato i capitoli di spesa legati al sostegno per il bando affitti e il fondo morosità incolpevole, e questo ha messo in dura crisi molte famiglie: solo in Liguria sono oltre diecimila su 138 Comuni – spiega Candia -. Al taglio di questi fondi vanno aggiunti anche gli aumenti dei prezzi degli alloggi, delle bollette e del costo della vita. Di fronte a questo quadro le difficoltà sono molte anche per le persone che lavorano ma che si trovano costrette a scegliere se pagare l’alloggio o lo spese visto che contestualmente agli aumenti del costo della vita l’Italia è l’unico Paese dell’Ue nel quale gli stipendi sono diminuiti negli ultimi trent’anni”.

Per la consigliera regionale Selena Candia questa situazione va ad intersecarsi anche con la gestione degli alloggi a fine turistico in diversi Comuni della Liguria. “Nella nostra regione è in continuo aumento il numero di alloggi destinati all’affitto breve attraverso piattaforme come Airbnb, e quindi sottratti al mercato dei residenti in cerca di un affitto lungo – sottolinea Candia -. Su questo tema purtroppo la Regione non ha voluto regolamentare sul Testo unico delle strutture ricettive ma ha preferito affrontare la questione con una mozione. Questo perché non si vuole trovare un equilibrio tra turismo e residenti, preferendo sbilanciarsi totalmente verso le esigenze chi visita la Liguria, non ascoltando i bisogni di chi qui vuole restare e abitare”.

“Molti Comuni liguri, per ultimo quello di Casarza, hanno chiesto alla Regione di intervenire per coprire gli 11 milioni di euro rimasti scoperti dai tagli statali – conclude la consigliera regionale -. Il mio auspicio è che la giunta regionale possa stanziare queste risorse nell’assestamento di bilancio di luglio per aiutare in modo concreto queste persone che si trovano in seria difficoltà”.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »