Soccorso Alpino Abruzzo, 423 interventi nel 2024: decessi quasi raddoppiati
Il Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo ha tracciato il bilancio delle attività svolte nel 2024: ben 423 missioni di soccorso, che confermano la crescente richiesta di interventi in montagna e in zone impervie.
Il 76% degli interventi si è svolto in ambiente impervio, il 17,5% ha riguardato operazioni di ricerca e il 4% incidenti stradali. Le cadute e scivolate rappresentano il 30,4% delle cause, seguite dalla perdita di orientamento (20,3%) e dall’incapacità individuale (19,3%).
Preoccupante l’aumento dei decessi: 19 le persone che hanno perso la vita nel 2024, quasi il doppio rispetto alle 11 del 2023. Un dato che accende i riflettori sulla necessità di maggiore consapevolezza e prevenzione.
Sono stati 1.145 i soccorritori coinvolti nel corso dell’anno, per un totale di 9.346 ore/uomo. L’elisoccorso del 118 è intervenuto nel 46,3% dei casi, mentre i Vigili del fuoco nel 3,4% e altri enti nell’1,1%.
Il 81,4% dei soccorsi ha riguardato uomini, il 18,6% donne. Le fasce d’età più coinvolte: 50-60 anni (21,5%), 20-30 anni (16,7%) e 40-50 anni (15%). Nel 93% dei casi si tratta di cittadini italiani. Nel 54,3% dei casi le persone soccorse sono risultate illese, nel 30,2% ferite lievemente e nel 4,7% in modo grave.
I mesi estivi si confermano i più critici, con un picco a luglio (15,9%), seguito da giugno (15,4%) e agosto (15%). La maggiore affluenza in montagna in estate coincide con un aumento degli incidenti.
Un dato significativo riguarda l’iscrizione al Club Alpino Italiano: solo il 13,2% delle persone soccorse ne fa parte. Questo sottolinea l’importanza di una maggiore cultura della sicurezza in montagna.
Il Soccorso Alpino invita tutti gli amanti della montagna a non sottovalutare i rischi e a prepararsi adeguatamente prima di ogni escursione.
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