Liguria

Smart working, Mascia (Forza Italia): “Il regolamento comunale sia applicato in favore dei lavoratori”


Genova. Un ordine del giorno straordinario è stato presentato oggi dal capogruppo comunale di Forza Italia Mario Mascia per impegnare sindaca e giunta a garantire la corretta interpretazione ed applicazione a favore dei lavoratori del nuovo regolamento sul lavoro agile, deliberato dalla giunta comunale il 27 febbraio 2025.

Scopo dell’iniziativa è tutelare i diritti dei 2.500 ed oltre dipendenti comunali (la metà dell’intero organico), che sono parti attive degli accordi individuali di smart working ordinario e sono interessati a recuperare le giornate di lavoro agile non fruite in un mese, utilizzandole anche in un mese successivo, nel rispetto del limite massimo annuale di 96 giornate di lavoro agile all’anno.

“Il regolamento sul lavoro agile rimette alla volontà e all’accordo delle parti le modifiche alla distribuzione del massimo di 96 giornate lavorative annue previste dai piani di lavoro – dichiara Mascia, che da assessore al Lavoro e alle Relazioni sindacali era stato l’autore della proposta di regolamento approvata dalla giunta comunale il 27 febbraio 2025 -. Ogni sua interpretazione e applicazione deve essere ispirata al principio del favor lavoratoris. D’altro canto nessuna delle sue disposizioni esclude espressamente la recuperabilità delle giornate di lavoro agile non fruite a cadenza mensile”.

“Stando invece ad una recente circolare interpretativa in tema di distribuzione delle giornate lavorative svolte in regime di lavoro agile dai dipendenti comunali – continua Mascia – le giornate non fruite nel corso del mese non sarebbero recuperabili: così però il dipendente comunale di fatto perderebbe quota parte del monte annuo delle giornate da svolgere in lavoro agile”.

“Noi teniamo ad una puntuale e corretta interpretazione ed applicazione a favore dei lavoratori del regolamento sul lavoro agile del 27 febbraio 2025, perché rappresenta il punto di approdo di un percorso lungo e laborioso, intrapreso e finalizzato in stretta collaborazione con le organizzazioni sindacali, con cui sono stati condivisi nello scorso mandato amministrativo anche il verbale di accordo col Comune su lavoro agile e coworking del 2 aprile 2024 e poi il protocollo d’intesa su flessibilità e smart working del 26 luglio 2024. Il lavoro agile è una opzione di grande utilità non solo per una migliore conciliazione dei tempi vita, lavoro del singolo lavoratore e del suo nucleo familiare, ma anche per il conseguimento di obiettivi di carattere generale della comunità genovese, quali il miglioramento della viabilità urbana, il decongestionamento del traffico e la riduzione dell’inquinamento, in particolar modo in caso di situazioni eccezionali legate alla cantierizzazione di lavori straordinari o all’organizzazione dei grandi eventi. È un tema molto caro a più del 49% dell’organico totale dei dipendenti comunali (al 31 marzo 2025 sono in effetti ben 2517 gli accordi individuali attivi di smart working ordinario a fronte dei 72 contratti individuali attivi di telelavoro pari all’1,4% del totale organico) ed anche ai tanti dipendenti della trentina di aziende, enti e associazioni datoriali, con sedi istituzionali od operative sul territorio cittadino, che fino ad aprile 2025 hanno continuato ad aderire al Protocollo di Intesa con Comune e parti sociali, proprio al fine di condividere le migliori pratiche e agevolare, nel tempo, l’utilizzo del lavoro agile e di altre forme di flessibilizzazione lavorativa, anche in relazione a obiettivi di carattere collettivo”, conclude Mascia.




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