“Siti nucleari annientati”. Che succede ora – Il Tempo

Il presidente americano Donald Trump, dalla Situation room e con il cappellino Maga in testa, ha dato ordine di attaccare l’Iran. Colpiti siti nucleari a partire dalle due della notte italiana. Teheran risponde con raid su obiettivi israeliani. Un “successo militare spettacolare” e l'”annientamento completo e totale” della capacità iraniana di arricchire l’uranio per le armi nucleari, ma anche un avvertimento: o Teheran accetta la pace o pagherà un prezzo più alto, ha commentato Trump sul raid contro tre siti nucleari. Bombe da trentamila libbre sono state sganciate. Colpito il sito nucleare di Fordow e l’impianto piu’ grande per l’arricchimento dell’uranio, Natanz, lo stesso che Israele aveva attaccato nei giorni scorsi. Il terzo sito e’ quello che si trova vicino alla citta’ di Isfahan dove si ritiene che l’Iran fosse a un passo dall’ottenere la bomba nucleare. Trump, apparso con un’espressione molto dura, aveva alle sue spalle il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth.
Il presidente Usa ha dichiarato che il suo obiettivo era “la distruzione della capacita’ di arricchimento nucleare dell’Iran” per fermare “la minaccia nucleare rappresentata dal principale sponsor statale del terrorismo al mondo”. “Questa sera – ha detto – posso riferire al mondo che gli attacchi sono stati un successo militare spettacolare. Le strutture di arricchimento nucleare dell’Iran sono state completamente e totalmente annientate”. Trump ha definito l’Iran un “bullo del Medio Oriente” e ha aggiunto che il Paese adesso deve fare la pace e non pensare a ritorsioni verso gli americani. “Se non lo faranno – ha avvertito – i futuri attacchi saranno molto piu’ gravi e molto piu’ facili”. “Ci sara’ la pace – ha continuato – oppure una tragedia per l’Iran”, se non verra’ raggiunto un accordo “Non esiste – ha insistito Trump – esercito al mondo che avrebbe potuto fare cio’ che abbiamo fatto noi questa notte. Nemmeno lontanamente”. Trump ha poi ringraziato Dio. “Ti amiamo, Dio, e amiamo il nostro grande esercito. Proteggili. Dio benedica il Medio Oriente. Dio benedica Israele, e Dio benedica l’America”.
Nel raid, a sostegno della guerra che coinvolge Israele, gli Stati Uniti hanno impiegato bombardieri B-2, in grado di trasportare gli ordigni da 13 tonnellate che possono colpire e distruggere strutture sotterranee. Nel dettaglio, riferiscono Cnn e New York Times, l’attacco su Fordow è stato portato da 6 bombardieri che hanno sganciato una dozzina di bombe GBU. Parallelamente, dai sottomarini della marina americana sono stati lanciati circa 30 missili Tomahawk contro gli altri due impianti. Per Fox News, invece, i bombardieri in azione sarebbero stati 3. L’operazione avrebbe coinvolto anche ‘esche’: i B-2 decollati dal Missouri e arrivati a Guam non avrebbero proseguito il volo verso l’Iran. L’attacco sarebbe stato compiuto da altri velivoli.
L’Iran ha risposto colpendo Israele. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver rilevato due ondate di missili lanciati dall’Iran, mentre le sirene antiaeree risuonano a Tel Aviv ed esplosioni scuotono Gerusalemme. “Poco fa, le sirene hanno suonato in diverse zone di Israele a seguito dell’identificazione di missili lanciati dall’Iran verso lo Stato di Israele”, ha dichiarato l’esercito in un comunicato. “In questo momento, l’Aeronautica militare israeliana sta operando per intercettare e colpire dove necessario per eliminare la minaccia”, ha aggiunto l’Idf. Una dichiarazione simile su un’altra ondata di missili e’ stata rilasciata 30 minuti dopo, prima che l’allerta venisse revocata intorno alle 8:10 ora locale. L’Autorita’ aeroportuale israeliana ha dichiarato che lo spazio aereo nazionale è chiuso a tutti i voli.
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