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Sistema Mars 3: ecco come la Germania potenzia i suoi missili a lungo raggio

La Germania ha compiuto un significativo passo avanti nel rafforzamento della propria capacità di difesa costiera con il primo lancio terrestre del Naval Strike Missile (NSM) integrato nel sistema di artiglieria a razzo multi-dominio MARS 3. Questa operazione, svolta in Norvegia da KNDS Deutschland in collaborazione con Elbit Systems e Kongsberg, rappresenta una svolta tecnologica importante nelle capacità di attacco marittimo e difesa costiera, ampliando l’efficacia operativa dei sistemi mobili di lancio europei.

Cosa sappiamo di questo sistema polivalente per la proiezione di potenza terrestre e marittima MARS 3

Dall’analisi emerge che il sistema MARS 3, evoluzione europea del lanciatore israeliano PULS, si configura come una piattaforma estremamente versatile e modulare, montata su un veicolo Iveco Trakker 8×8 dalla massa inferiore a 40 tonnellate, motorizzato con un propulsore da 540 cavalli e capace di raggiungere i 90 km/h su strada. Il successo del test si fonda sull’integrazione del missile Naval Strike, un armamento navale da 407 kg con una testata ad alto potenziale penetrante da 125 kg, capace di missioni anti-nave e attacchi terrestri a lungo raggio (oltre 300 km nella variante tedesca Block 1A). Questa combinazione amplia l’efficacia del MARS 3 non solo nel ruolo tradizionale di attacco terrestre, ma anche nelle missioni di interdizione marittima e difesa costiera, confermando la capacità del sistema di supportare un ampio spettro di munizionamenti di diversi produttori e di adattarsi a molteplici piattaforme veicolari.

Un armamento con capacità di precisione e autonomia in contesti duali

Il cuore dell’architettura del lanciatore risiede nel sistema di controllo del fuoco modulare e aperto, progettato per garantire interoperabilità con munizioni future e attuali, da razzi calibro 122 mm fino a missili a lungo raggio come l’EXTRA (150 km), Predator Hawk (300 km), e la futura integrazione del Joint Fire Support Missile (JFSM), con un’autonomia stimata fino a circa 500 km.
Tale sistema utilizza un’interfaccia standardizzata condivisa con altri mezzi d’artiglieria pesante, come l’autoblindo RCH 155 e il Panzerhaubitze 2000, favorendo così una maggiore sinergia tra piattaforme diverse e semplificando la logistica. La possibilità di operare con un ventaglio così ampio di munizioni rappresenta per il MARS 3 un vantaggio strategico decisivo, poiché riduce la dipendenza da un unico fornitore e consente di adattare rapidamente le configurazioni operative alle diverse situazioni di minaccia che potrebbero presentarsi.

Verso un sistema d’arma integrato e multi-effettore per la difesa europea

Il missile integrato nel MARS 3 rappresenta un elemento chiave nel vasto progetto di ammodernamento della Bundeswehr, volto a sostituire i vetusti sistemi M270 MLRS con piattaforme in grado di eseguire attacchi a lungo raggio con elevata precisione ed efficacia operativa in scenari caratterizzati da forte contesa e minacce. Il successo del recente lancio sembra sottolineare non solo l’affidabilità e la solidità tattica delle piattaforme terrestri mobili dotate di missili da crociera, ma conferma anche la loro efficacia in teatri operativi recenti, come l’Ucraina e il Mar Rosso, dove flessibilità e rapidità di risposta si sono rivelate decisive. L’integrazione su una piattaforma logistica già ampiamente consolidata, secondo esperti, consentirà al sistema MARS 3 un impiego operativo più agevole e una significativa riduzione degli oneri logistici e di supporto.

In prospettiva, gli sviluppi tecnologici punteranno probabilmente all’inserimento di nuovi effettori, come il missile antinave e antiaereo RCM² di MBDA, e a collaborazioni strategiche per l’acquisizione di armamenti complementari a lungo raggio, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la capacità di risposta multilivello e multidominio della difesa tedesca, preservando al contempo piena autonomia tecnologica e logistica e evitando dipendenze da sistemi vincolati o fornitori esclusivi.


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