Sisma, Superbonus potrebbe diventare un contributo diretto
Il Superbonus del 110 per cento ancora riconosciuto nel cratere del sisma per le case in ricostruzione potrebbe diventare un contributo diretto. L’ipotesi è al vaglio di un correttivo che potrebbe essere inserito nella manovra di bilancio, come riporta Il Sole 24 Ore. L’esigenza di intervenire in questa direzione deriva dai redditi medi dell’area colpita dal terremoto del 2016, dove la maggioranza della popolazione che sta ricostruendo le case non ha capienza fiscale per sfruttare la detrazione del 110 per cento. Il rischio concreto è quello di uno stop ai cantieri e, in subordine, il mancato utilizzo delle risorse.
La rendicontazione del Superbonus nel Centro Italia piegato dal sisma stato prorogato al 31 dicembre prossimo per tutte quelle pratiche avviate prima del 30 marzo 2024 ed è stato finanziato con 1,3 miliardi. Come noto, il Superbonus del 110 a integrazione del contributo sisma va in detrazione diretta e non ammette sconti in fattura o cessione del credito.
Da qui il problema sollevato al governo dalla struttura commissariale, che ha segnalato come all’atto pratico nella stragrande maggioranza dei casi, sarebbero circa 5 mila i cantieri interessati dalla vicenda, l’opportunità del Superbonus nel cratere del sisma rischia di non esistere, perché le famiglie terremotate hanno redditi medi tali che non producono una capienza fiscale, nel caso un’Irpef, sufficiente per accedere alla detrazione. L’ipotesi che si sta valutando, dunque, prevede la trasformazione del Superbonus in un contributo diretto.
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