Mondo

Siria, Usa allentano le sanzioni: «Opportunità di nuovo inizio»

L’amministrazione Usa nella serata di venerdì 23 maggio ha emesso l’ordine di iniziare ad allentare le sanzioni contro la Siria, segnando un importante cambiamento di politica dopo che il presidente Donald Trump si era impegnato a revocare le misure nel suo incontro con il leader Ahmad Sharaa (al Jolani) nel suo recente viaggio in Medio Oriente. Lo si legge in una nota del Dipartimento del Tesoro americano, riportato per intero dalla Cnn, nel quale sui parla di «opportunità per un nuovo inizio».

I funzionari dell’amministrazione Trump, ricorda la Cnn, avevano condotto per mesi incontri discreti per preparare il terreno all’allentamento delle sanzioni, aiutando la nazione a riprendersi da anni di guerra devastante e a ricostruirsi dopo la caduta del leader deposto Bashar al-Assad.

«La brutalità del regime di Assad contro il suo stesso popolo e il sostegno al terrorismo nella regione», scrive nel comunicato il Tesoro Usa, sono giunti al termine e un nuovo capitolo si apre per il popolo siriano. Il governo degli Stati Uniti si impegna a sostenere una Siria stabile, unita e in pace con se stessa e con i suoi vicini. L’esenzione dalle sanzioni statunitensi è stata estesa al nuovo governo siriano, a condizione che il Paese non offra un rifugio sicuro alle organizzazioni terroristiche e garantisca la sicurezza delle sue minoranze religiose ed etniche. Gli Stati Uniti continueranno a monitorare i progressi e gli sviluppi della Siria sul campo», si legge nel comunicato, riportato dalla Cnn.

Damasco ha salutato la revoca formale delle sanzioni da parte degli Stati Uniti, comunicata dal Dipartimento del Tesoro Usa, come un «passo positivo» che contribuirà alla ripresa postbellica. «La Repubblica Araba Siriana accoglie con favore la decisione del governo americano di revocare le sanzioni imposte alla Siria e al suo popolo per lunghi anni», si legge in una dichiarazione del Ministero degli Esteri di Damasco, nella quale si aggiunge che si tratta di un «passo positivo nella giusta direzione» per ridurre le difficoltà umanitarie ed economiche in Siria, martoriata da 14 anni di guerra.

Intanto, situazione sempre più drammatica a Gaza dove gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 76 persone in tutta la Striscia nelle ultime 24 ore, scrive Al Jazeera, citando fonti locali e stimando che «le vittime continuano ad aumentare a causa dei continui attacchi». L’emittente qatarina riporta anche testimonianze da un’abitazione nel campo profughi di Jabalia, a nord di Gaza City, che avrebbe causato circa 50 morti e dispersi, secondo le quali «l’esercito israeliano sta uccidendo civili per divertimento».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »