Sindrome del bambino scosso, iniziative per la giornata nazionale
Anche in Calabria una serie di iniziative legate alle giornate nazionali per la prevenzione della Sindrome del bambino scosso
Scuotere violentemente un neonato per cercare di calmare il suo pianto inconsolabile può causare una forma di trauma cerebrale che in un caso su quattro porta al coma o alla morte. È la Sindrome del Bambino Scosso (Shaken Baby Syndrome), oggi in Italia, ancora troppo poco conosciuta.
DAL TRE AL 10 APRILE, LE GIORNATE DI PREVENZIONE DELLA SINDROME DEL BAMBINO SCOSSO
Dal 3 al 10 aprile, tornano le Giornate nazionali di prevenzione che portano, in 70 città di 18 regioni italiane (sette in Calabria), gli infopoint della campagna di Terre des Hommes “NONSCUOTERLO” con il supporto medico di SIMEUP per spiegare cos’è la Shaken Baby Syndrome e come prevenirla.
Per l’occasione, la sera del 6 aprile, anche il grattacielo Pirelli a Milano, la Mole Antonelliana a Torino e l’Istituto Degli Innocenti a Firenze verranno illuminati di arancione, colore simbolo della campagna.
“NON SCUOTERLO”
I più colpiti da questa forma di trauma cerebrale sono i bambini tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, periodo di massima intensità del pianto del lattante, che può assumere caratteristiche tali da portare il genitore o chi si prende cura del bambino a reagire in maniera incontrollata e violenta, scuotendo il lattante.
Questo gesto può causare il coma o la morte del neonato, ma molti altri sono gli effetti devastanti che pochi secondi di scuotimento possono provocare, compromettendo per sempre il futuro e la crescita del bambino: danni cerebrali, problemi alla vista o all’udito, disturbi comportamentali o di coordinazione motoria.
L’INDAGINE DI TERRES DES HOMMES
È quanto emerge dalla “Prima indagine sui casi di bambini e bambine vittime di Shaken Baby Syndrome in Italia”, realizzata da Terre des Hommes con la Rete Ospedaliera contro il Maltrattamento Infantile nel 2023.
Medici, infermieri e specializzandi SIMEUP saranno presenti, con punti informativi dedicati a genitori, nonni, insegnanti e chiunque sia a contatto con i neonati.
LA SIMEUP
«Come SIMEUP siamo in prima linea da anni per sensibilizzare sul tema della Sindrome del Bambino Scosso – dichiara Stefania Zampogna, Presidente nazionale SIMEUP – È fondamentale che genitori, caregiver e operatori sanitari riconoscano i segnali di rischio e comprendano quanto sia importante intervenire con consapevolezza. La prevenzione passa dalla formazione e dalla vicinanza alle famiglie, soprattutto nei momenti di maggiore fragilità».
«La Sindrome del Bambino Scosso è una forma di maltrattamento infantile spesso inconsapevole, che può derivare dalla scarsa informazione e totale inconsapevolezza delle drammatiche conseguenze. Non sempre quindi è frutto di una reale intenzione di nuocere al bambino. – spiega Federica Giannotta, Responsabile e Programmi Italia di Terre des Hommes – Per questo è importante illustrare quali comportamenti non vanno mai adottati per cercare di calmare il pianto del neonato e che, se si sente di stare perdendo il controllo, può essere utile allontanarsi un breve istante dal bambino, lasciandolo in un luogo sicuro, recuperare un proprio equilibrio e chiedere aiuto».
SINDROME BAMBINO SCOSSO, LE INIZIATIVE IN CALABRIA
Ecco le iniziative in Calabria: Crotone, 3 Aprile (16.00- 18.00), Caritas Diocesana Crotone. Cetraro, 6 aprile (11-13), Sala attesa pediatria. P.O. Iannelli. Crotone, 8 aprile (11,30-13,30). Dipartimento Materno Infantile, Osp. S. Giovanni di Dio. e Santa Severina.
Polistena, 7 aprile (15,30-16,30). Ospedale di Polistena, sala allattamento. Pediatria, terzo piano. Locri, 7 aprile(12-13). Ospedale, Pediatria. Catanzaro, 10 aprile; Neonatologia ospedale Dulbecco. Messina-Villa San Giovanni, 11 aprile (15-19). Traghetto della Caronte&Tourist.
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