Sardegna

Sindacati Forestali: “Servono 600 nuovi agenti e una scuola a Nuoro”

Un grido d’allarme per la sicurezza del territorio sardo arriva dai sindacati del Corpo forestale e di vigilanza ambientale. Le organizzazioni sindacali Safor, Fesal e Uil hanno incontrato la presidente della Regione, Alessandra Todde, per denunciare le criticità croniche del comparto, chiedendo un’azione immediata e strutturale. Tra le principali richieste avanzate dai sindacati spiccano un piano di assunzioni pluriennale e ben strutturato e l’istituzione di una Scuola Forestale a Nuoro. L’obiettivo è duplice: affrontare il crescente numero di pensionamenti e garantire un ricambio generazionale essenziale per la tutela del territorio.

Un sistema “fragile e sottodimensionato” – In una nota congiunta, i sindacati hanno espresso “preoccupazione crescente per l’assenza, ormai cronica, di misure strutturali” da parte delle istituzioni regionali. “Da oltre quindici anni denunciamo con forza la fragilità del sistema di contrasto agli incendi, ma le risposte tardano ad arrivare”, si legge nel comunicato.

La realtà sul campo, secondo i rappresentanti dei lavoratori, è ben diversa dalle dichiarazioni d’intenti. “Il sistema regionale di prevenzione e lotta agli incendi è sottodimensionato, con personale sempre più ridotto e anziano”, spiegano. L’età media degli operatori è “elevatissima”, con molti agenti che superano i sessant’anni e sono ancora impiegati in attività operative. Anche la flotta elicotteristica è stata indicata come “incompleta”.

Per questo motivo, le sigle sindacali chiedono con urgenza un piano straordinario di reclutamento e formazione per almeno 600-700 nuove unità da inserire nei prossimi tre-quattro anni. Solo in questo modo, sostengono, sarà possibile assicurare un ricambio generazionale adeguato e mantenere una presenza capillare e competente sul territorio, fondamentale per prevenire e contrastare gli incendi che ogni estate devastano la Sardegna.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »