si propone l’apertura della piscina alle sole donne per favorire la comunità islamica
CIRIÈ – Finirà in consiglio comunale la proposta, seguita da molte polemiche, portata avanti dal gestore della piscina comunale. Motivo di tanto scalpore è il fatto che la proposta in questione riguarda la possibilità di riservare l’utilizzo delle vasche, in determinate fasce orarie, esclusivamente alle donne.
Questo per favorire la frequentazione della piscina comunale da parte delle donne musulmane. Vuol dire, ovviamente, escludere totalmente gli uomini, se non i bambini tra i 5 e i 7 anni, ma rimarrebbe comunque il problema dei dipendenti maschi che lavorano all’interno dell’impianto comunale.
Le opposizioni sono insorte e si è accesa la discussione tra chi è a favore della proposta – frutto di una trattativa con la Giunta comunale, in vista del rinnovo del contratto a dicembre – e chi contro.
“Abbiamo spiegato che non ci sembra una impostazione giusta. Perché escludere gli uomini? Si tratta di un impianto pubblico, non è la soluzione giusta. La nostra è una cittadina di appena 19mila abitanti, non c’è una comunità islamica così numerosa e non c’è stata alcuna richiesta da parte del territorio.
Pensiamo che questa proposta ‘sociale’ sia stata avanzata un po’ alla leggera. È un’impostazione abbastanza anomala, merita degli approfondimenti” spiega Davide D’Agostino, Fratelli d’Italia, nelle parole riportate da Rai News.
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