Si passi a un’unica regia operativa
Nel pieno della (immancabile) emergenza estiva dovuta agli incendi di vegetazione, la segreteria regionale del Sindacato autonomo dei vigili del fuoco Co.Na.Po. lancia un appello ai vertici politici regionali, alla Protezione Civile regionale, ai prefetti e al Ministero dell’Interno. La nota, a firma del segretario regionale Giovanni Cacciatore, non si limita a denunciare le criticità, ma propone soluzioni concrete per avviare un processo risolutivo che sia efficace, efficiente ed economicamente sostenibile.
Al centro del dibattito vi è la complessa ripartizione delle competenze nella gestione degli incendi. Il Co.Na.Po. sottolinea l’importanza di distinguere nettamente le tipologie di rogo: gli incendi boschivi rientrano nella competenza regionale, come stabilito dalla Legge 353/2000, con attività pianificate tramite i Piani Aib (Antincendio Boschivo). Viceversa, gli incendi di vegetazione e d’interfaccia sono di competenza statale, rientrando nell’ambito del Soccorso tecnico urgente garantito dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
I dati per il 2024 sono eloquenti: il 97 percento degli incendi in Puglia ha riguardato la vegetazione, ovvero incendi di competenza statale, mentre solo il 3 percento ha interessato aree boschive. Questo dato impone una riflessione urgente sulla distribuzione delle responsabilità e delle risorse, evidenzia il sindacato.
La situazione attuale è vista come il risultato di una “logica di spartizione di poteri” piuttosto che di una “visione strategica”. Attualmente, le Regioni gestiscono gli incendi boschivi, con un concorso residuale dei Vigili del fuoco, spesso tramite convenzioni. Un paradosso emblematico evidenziato dal Co.Na.Po. riguarda la flotta aerea nazionale: pur essendo affidata al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, è gestita dal Dipartimento di Protezione Civile e operata da una società privata.
Il sindacato propone che la lotta attiva agli incendi sia unificata sotto un’unica regia operativa, mantenendo in capo alle Regioni le attività di previsione e prevenzione. Critica anche l’attuale organizzazione della Regione Puglia, che attiva il piano Aib solo nel periodo estivo (dal 15 giugno al 15 settembre), lasciando il peso delle operazioni sui vigili del fuoco per il resto dell’anno, in netto contrasto con lo spirito della normativa nazionale.
Il Co.Na.Po. replica inoltre a recenti dichiarazioni di una dirigente della Protezione Civile Regionale, che ha attribuito le criticità al mancato potenziamento delle squadre Aib dei vigili del fuoco. Il sindacato invita a riflettere su chi tra Regione e Stato sia effettivamente venuto meno nel fronteggiare l’emergenza, ribadendo che il concorso dei vigili del fuoco dovrebbe essere, per legge, residuale e non sostitutivo.
Sul fronte della prevenzione, il Co.Na.Po. propone un piano pluriennale basato su tre pilastri: campagne di sensibilizzazione rivolte a tutta la popolazione, a partire dalle scuole primarie; potenziamento dei sistemi tecnologici di rilevazione degli incendi; rapido ripristino degli ecosistemi danneggiati, siano essi boschivi o non.
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