Marche

«Sì, ho sperato finisse così ma valuteremo gli sviluppi»


Marta Ruggeri, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle: da Giuseppe Conte è arrivato il via libera all’alleanza con Matteo Ricci, soddisfatta?

«Ho sperato fin da subito che non si disperdesse il grande lavoro che ho portato avanti in questi anni dentro il consiglio regionale. E quello, altrettanto complesso ma assai soddisfacente, sul programma che è diventato base per la costruzione di un’ampia coalizione in grado di battere la destra con proposte innovative, concrete e attuabili. Ora procediamo determinati per cambiare le Marche insieme». 

C’è stato un confronto ripetuto di Conte con i rappresentanti del territorio del M5S. Qual è stato il vostro contributo?

«Il contributo della provincia di Pesaro, di cui mi onoro di essere coordinatrice, ma anche delle altre, è stato maturo, costruttivo, variegato ma sempre propositivo. Abbiamo analizzato ogni scenario possibile individuandone pro e contro. Ci hanno guidato i nostri principi e valori non sacrificabili: tra cui proprio la trasparenza e la legalità. Questo per il bene dei marchigiani che si meritano un cambio delle Marche su tanti temi: sanità, lavoro, ambiente solo per citarne alcuni».

L’appoggio a Matteo Ricci è condizionato. Se il centrosinistra vincesse le elezioni regionali, lei sarebbe in giunta al fianco del governatore del Pd: dovrebbe essere una sorta di tutor di Ricci sul tema della legalità?

«A noi non interessa occupare posizioni di potere, parlare di poltrone strapuntini. Ma piuttosto di creare le condizioni affinché il M5S possa svolgere un ruolo di garanzia del cambiamento e anche di prassi rinnovate all’interno della Regione Marche per la trasparenza, la partecipazione e la legalità. I casi Atim e Svem lo impongono. E Ricci ha accolto molto favorevolmente la nostra proposta di rafforzare i presidi di legalità».

Come si implementerà nella Regione il protocollo della legalità approntato dal M5S? Conte ha parlato della pubblicazione preventiva degli affidamenti diretti sul sito web per favorire la trasparenza e la partecipazione delle aziende e di un codice etico per prevenire i conflitti di interesse. Basta questo o serve altro?

«Visti i provvedimenti sciagurati che il governo Meloni sta attuando, rafforzare in Regione i presidi di legalità, trasparenza e controllo sugli affidamenti diretti, nomine e consulenze, mi pare già un ottimo inizio. Se servisse altro siamo pronti a metterlo in atto».

Conte ha detto che il sostegno a Ricci è allo stato dei fatti e degli elementi dell’indagine. Se «ci fossero fatti sopravvenuti, ne trarremo le conseguenze» ha precisato. Tradotto significa che se Ricci, eventualmente eletto governatore delle Marche, fosse rinviato a giudizio il M5S gli toglierebbe l’appoggio?

«Non abbiamo elementi oggi per immaginare uno scenario di questo tipo. Ma come ha detto il presidente Conte ogni sviluppo sarà oggetto di valutazioni da parte del M5S. Di Ricci abbiamo apprezzato l’atteggiamento collaborativo con la magistratura con puntualità e trasparenza non urlando contro una giustizia a orologeria come invece fanno abitualmente gli esponenti di destra».

Il via libera del M5S arriva 20 ore dopo l’interrogatorio: Conte si è fidato delle parole di Ricci e del suo volto sorridente all’uscita dal comando della Finanza o ha avuto modo di leggere i verbali dell’interrogatorio?

«Il presidente Conte è un uomo con valori etici e morali molto forti. E, vista anche la sua grande professionalità, siamo convinti non abbia tralasciato nulla».

Come pensa che andrà a finire questa campagna elettorale?

«Andrà a finire con la vittoria del fronte progressista perché la destra ha ampiamente dimostrato di essere inadeguata nell’affrontare e risolvere i problemi dei marchigiani».




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