sì della Circoscrizione, ma gli attivisti non arretrano – Torino Oggi
Tra cartelli, slogan e contestazioni, proseguono le proteste contro la realizzazione del Centro per l’educazione sportiva e ambientale all’interno del Parco del Meisino. Il braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e gli attivisti si è riacceso in occasione dell’approvazione, da parte della Circoscrizione 7, di alcune modifiche al progetto iniziale.
Le voci del dissenso si sono concentrate durante una commissione circoscrizionale aperta al pubblico, dove numerosi presenti in sala hanno più volte interrotto gli interventi degli assessori Mimmo Carretta e Francesco Tresso. “Devastazione camuffata da riqualificazione”: questo uno dei messaggi più forti, riportato su un grande striscione appeso nella sede di corso Vercelli.
Un clima tutt’altro che disteso con le critiche degli attivisti focalizzate in particolare sugli impatti ambientali e sulla mancanza di trasparenza. “Una delle nuove piante è già stata abbattuta”, “Quello è un bosco, cancellate il progetto”, “Il parco non è casa vostra” e “Gli operai lavoravano in borghese, neanche alla luce del sole”. Queste alcune delle accuse rivolte dai presenti durante l’assise.
Le varianti al progetto
E neppure le modifiche proposte dall’amministrazione sembrano aver placato gli animi. Il Comune ha previsto due principali varianti: lo spostamento delle aree dedicate al Pump Track e allo Skill Bike Park nell’ex campo da calcio di Borgata Rosa – a circa 500 metri dal sito originario – e l’eliminazione dell’intervento previsto nella zona umida, che prevedeva la realizzazione di una pedana sopraelevata a scopo didattico, pensata per avere un impatto ambientale minimo. Anche il numero di alberi da abbattere è stato rivisto: dai 184 inizialmente previsti, al momento ne sono stati tagliati solo 57.
“C’è poco da aggiungere alle contestazioni – ha dichiarato l’assessore allo Sport, Mimmo Carretta – andremo avanti perché crediamo nella validità del progetto e nei suoi elementi innovativi. La modifica riguardante le aree umide era necessaria: a volte è fondamentale regolamentare alcuni spazi se si vuole davvero proteggerli”.
L’assessore al Verde Pubblico, Francesco Tresso, ha aggiunto: “Abbiamo cercato di venire incontro alle richieste dei cittadini. Le aree per il Pump Track e lo Skill Bike Park saranno spostate per una migliore organizzazione e maggiore tutela ambientale. Inoltre, sarà regolamentato l’accesso alle aree umide, con un massimo di venticinque persone per volta. Non realizzeremo più le strutture previste dal piano originario. Dei 184 alberi inizialmente destinati all’abbattimento, solo 57 sono stati effettivamente rimossi, di cui quattro già morti e sette appartenenti a specie invasive”.
Alla Sette tra favorevoli e contrari
Le modifiche sono state accolte positivamente da chi coordina la Circoscrizione 7, che si è detta soddisfatta nel vedere finalmente avviata la riqualificazione dell’ex campo da calcio di Borgata Rosa.
“Chiediamo da tempo la valorizzazione dell’ex campo di Borgata Rosa – ha commentato il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri – e avevamo già suggerito di spostare lì alcune strutture previste nell’ex galoppatoio, uno spazio inutilizzato dal 2015. Esprimeremo dunque parere favorevole alle modifiche, che permetteranno anche l’installazione di nuovi servizi, come i bagni, oggi assenti”.
Tuttavia, le varianti hanno suscitato critiche e dubbi da parte dell’opposizione, in particolare da Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia e Lega.
“Non comprendiamo -ha detto il consigliere alla Sette Francesco Lauria (M5S) – perché si sia scelto proprio il Parco del Meisino. Lo sci nordico lì non ha senso, come molte delle altre attività previste. Viene da chiedersi se ci siano interessi nascosti, perché il progetto non sembra coerente con la destinazione del parco”.
Daniele Moiso (Lega) ha aggiunto: “L’idea in sé potrebbe anche essere valida, ma perché proprio il Meisino? È una zona esondabile, e stiamo investendo fondi del PNRR che potrebbero essere impiegati meglio altrove, in aree meno a rischio”.
Preoccupazioni espresse anche da Patrizia Alessi (Fratelli d’Italia): “Va bene il coinvolgimento delle associazioni, ma chi gestirà i servizi? Non è ancora chiaro come sarà organizzato tutto”.
Il progetto avanza, nonostante le tensioni
Nonostante le tensioni, il progetto da circa 11,5 milioni di euro va avanti. L’obiettivo è realizzare nel cuore del Parco del Meisino un centro sportivo e didattico all’avanguardia, con strutture a basso impatto ambientale e un’attenzione particolare alla biodiversità dell’area.
L’intervento interesserà oltre 65 ettari di parco e prevede la messa a dimora di oltre 1.800 alberi, la creazione di oltre 5 km di percorsi, due nuove aree fitness, tre aree gioco e la riqualificazione della cascina Malpensata. Il Comune ha infine assicurato che nessuno degli interventi comporterà la costruzione di nuovi parcheggi, per evitare ulteriori impatti sul territorio.