Umbria

Si apre il sipario su Eat – Enogastronomia a teatro, Spoleto torna a unire gusto e arte


Quattro giorni in cui il teatro diventa cucina, rito, memoria, musica e incontro. Dal 4 al 7 dicembre 2025 torna a Spoleto Eat – Enogastronomia a teatro, la manifestazione che da quattro edizioni unisce le arti performative all’esperienza del gusto, portando in scena spettacoli, degustazioni e produzioni originali dedicate all’enogastronomia italiana.

Il teatro come convivio Per quattro giorni Spoleto riporta in vita lo spirito settecentesco del teatro come luogo sociale, dove si mangia, si brinda e si celebra la comunità. Eat rinnova questa tradizione con un programma che intreccia arti sceniche, degustazioni e cultura gastronomica. L’evento, organizzato da Anna7Poste eventi&comunicazione insieme al Comune di Spoleto, è stato presentato a Palazzo Mauri lunedì 24 novembre. L’assessore al turismo Giovanni Angelini Paroli ha definito Eat «un punto fermo della programmazione culturale», capace di valorizzare luoghi e tradizioni del territorio. «Un’edizione rinnovata e ricca di novità», ha aggiunto l’organizzatrice Anna Setteposte, che annuncia nuovi format, spettacoli per bambini, produzioni originali e il ritorno dei Food ensemble.

Anteprima nazionale Ad aprire il festival, giovedì 4 dicembre al teatro Caio Melisso, sarà l’anteprima nazionale di Mama I’m Coming Home della compagnia Sesti/Contini. Uno spettacolo in tre portate che intreccia cucina contadina umbra e racconto teatrale, esplorando il rapporto madre-figlio e le trasformazioni sociali dall’Italia degli anni ’60 a oggi. Durante la performance il pubblico potrà assaggiare piatti tipici della tradizione rurale. La seconda giornata si apre con Emozioni da bere, il primo “cocktail show” dedicato ai sentimenti, dove ogni drink interpreta un’emozione diversa. A seguire, Vito torna a Spoleto con il monologo L’altezza delle lasagne, una riflessione ironica e irresistibile sulla nostra ossessione per la cucina.

Novità Tra le novità della quarta edizione c’è A Tavola!, in programma per il 7 dicembre, prima produzione firmata Eat. Il rito dell’apparecchiatura e del “mangiare insieme” diventa racconto teatrale, tra storia degli utensili, memorie collettive e preparativi natalizi. In scena Gabriele Furnari Falanga e Angelo Barone, testi di Guido Farinelli, regia di Davide Gasparrini. Debutta anche Shakespeare a colazione, spettacolo mattutino per bambini dai 5 ai 10 anni, ispirato alla formula del Shakespeare for breakfast del Fringe di Edimburgo. Tra cappuccini, succhi di frutta e torte, cinque attori portano sul palco i personaggi più celebri dell’elisabettiano.

Sabato La giornata del 6 dicembre si apre con la tavola rotonda del Gal Valle umbra e Sibillini dedicata a origine e qualità degli alimenti nell’era dell’intelligenza artificiale, con la partecipazione di amministratori, esperti e rappresentanti dei consorzi di tutela. A mezzogiorno va in scena Cibo angelico di Mariella Fabbris, spettacolo narrativo e culinario accompagnato da una degustazione di gnocchi. Nel primo pomeriggio debutta La última vez, la cena clandestina ideata da Gabriella Salvaterra: un’esperienza immersiva che intreccia cibo, memoria ed emozioni. Segue La rivincita del Trebbiano, degustazione guidata da Antonio Boco e Giuseppe Carrus dedicata ai diversi Trebbiani d’Italia.
Gran finale di giornata con il ritorno dei Food Ensemble e Il concerto che puoi mangiare, performance multisensoriale con lo chef Tommaso Tonioni. Il piatto creato dal vivo diventerà, tramite suoni e gesti della preparazione, una traccia di musica elettronica inedita.

Domenica L’ultima giornata si apre con la proiezione del film Il gusto delle cose alla Sala Pegasus, mentre al Caio Melisso torna Shakespeare a colazione. Prosegue la cena clandestina La última vez e arriva lo spettacolo Mangiare tutto con Niccolò Califano e Matteo Cavezzali: un viaggio giocoso nella mania tutta italiana per la cucina. A chiudere il festival sarà ancora una volta A Tavola!, riportando sul palco il gesto dell’apparecchiatura come atto di cura e condivisione.

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