Si allontana dalla tenda per fare i bisogni ma viene attaccato e sbranato da una leonessa: Bernd Kebbel muore durante una spedizione naturalistica
Proprio uno di quegli animali che da anni proteggeva lo ha aggredito e ucciso all’improvviso, mentre faceva i suoi bisogni durante una spedizione naturalistica nel cuore della Namibia. Così è morto Bernd Kebbel, imprenditore e filantropo tedesco da anni attivo in Namibia nella tutela dei leoni del deserto, ucciso da una leonessa mentre si trovava in campeggio durante una spedizione naturalistica con la moglie. La tragedia è avvenuta nelle prime ore di venerdì 31 maggio nei pressi dell’Hoanib Skeleton Coast Camp, nella regione di Kunene, circa 700 chilometri a nord della capitale Windhoek.
Secondo quanto riferito dal Ministero dell’Ambiente namibiano e dalla polizia locale, Kebbel si era allontanato dalla tenda per un bisogno fisiologico, ignaro della presenza di una leonessa in agguato. L’animale lo ha aggredito in pochi istanti, colpendolo al collo con un morso letale. “Non c’è stato nulla da fare – ha spiegato il portavoce della polizia –. I campeggiatori hanno cercato di intervenire coraggiosamente per scacciare l’animale, ma l’uomo era già senza vita”. La leonessa, identificata dai locali con il nome Charlie, avrebbe approfittato del buio e dell’assenza di protezioni per introdursi nel campo. Secondo un esperto locale, gli esemplari di leone del deserto, ormai rarissimi – se ne contano appena una sessantina di adulti – si sono adattati alle dure condizioni dell’ambiente desertico diventando predatori notturni estremamente efficienti e affamati, spesso spinti a entrare in contatto con gli insediamenti umani per la scarsità di prede.
La notizia ha provocato forte commozione in Namibia, dove Bernd Kebbel era conosciuto e rispettato per il suo sostegno economico a progetti di conservazione della fauna selvatica. L’esperto Izak Smit ha rivelato che un esemplare maschio era stato perfino battezzato “Kebbel” in suo onore, per riconoscere i suoi contributi alla protezione dei leoni del deserto. Il Ministero dell’Ambiente ha avviato un’indagine approfondita sull’accaduto e valuterà il destino della leonessa in base al parere degli esperti: il rischio è che l’animale venga ora considerato pericoloso e venga abbattuto, nonostante l’impegno della vittima per la salvaguardia.
Kebbel, 59 anni, padre di due figli adulti, era molto legato alla Namibia, dove aveva fondato un’azienda per la vendita di veicoli fuoristrada da safari. Viveva a Windhoek con la moglie Conny, che si trovava con lui al momento dell’attacco, ma era rimasta nella tenda. I figli Dieter e Heidi sono ora attesi nel Paese per supportare la madre in questo momento di lutto. Sui social, amici e sostenitori hanno ricordato Kebbel come un uomo generoso e appassionato: “Gentile Bernd, il tuo sorriso e la tua umiltà verranno ricordati”, ha scritto una cara amica, come riferisce il Daily Mail.
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