Liguria

Sestri, l’avanzata inesorabile del cantiere di Esselunga che la destra ha cercato di rallentare sino alla fine – Lavocedigenova.it

In via Hermada, nell’area ex Cognetex destinata a ospitare il punto vendita Esselunga di Sestri Ponente, sono comparse le prime attrezzature di cantiere. Un ulteriore indizio dell’avvio imminente dei lavori, che arriva proprio alcuni giorni dopo il posizionamento di un cartello nell’area, che fa riferimento a una PEC del 12 marzo 2025 senza però riportare informazioni sull’effettivo permesso di far partire il cantiere. Nella comunicazione in questione si conferma la formazione “per silentium” degli atti di assenso relativi al procedimento in questione, ovvero un’autorizzazione implicita basata sul principio del silenzio-assenso. La lettera, proveniente dallo Sportello Unico per le Imprese del Comune, giustifica questo esito richiamando specifici articoli di legge, i pareri favorevoli espressi durante la Conferenza dei servizi e il rispetto, da parte di Esselunga, di tutti gli adempimenti richiesti.

A chiedere informazioni in merito al cartello in questione era stato, negli scorsi giorni, il consigliere comunale Davide Patrone: “Vogliamo augurarci che sia solo una svista nella redazione del cartello di cantiere, e il Comune di Genova non stia tollerando un cantiere non autorizzato, il cui procedimento è già stato oggetto delle attenzioni della Procura della Repubblica. Aspettiamo risposte”. “Il cartello riguarda l’attività di rimozione di resti di fondazioni rimasti dopo le demolizioni già avvenute – aveva replicato Piciocchi -. Non c’è alcun permesso di costruire”.

La questione sollevata da Patrone fa seguito alla richiesta avanzata da Confcommercio e dal CIV Sestri Ponente di sospendere la Conferenza dei servizi in corso per l’approvazione dell’intervento di insediamento di Esselunga, visti i ricorsi al Tar ancora pendenti e la preoccupazione per l’impatto ambientale che la realizzazione del progetto avrebbe sul territorio. “L’insediamento di una grande struttura di vendita come quella prevista a Sestri, su cui abbiamo manifestato contrarietà fin dall’inizio, rischia di compromettere definitivamente l’equilibrio commerciale di un quartiere già in forte sofferenza – aveva dichiarato Alessandro Cavo, presidente Confcommercio Genova – non siamo contrari al cambiamento ma riteniamo che la salvaguardia del commercio di prossimità debba rappresentare una priorità assoluta nelle politiche di sviluppo urbano”. 

Il sindaco reggente Pietro Piciocchi aveva allora replicato: “C’è una Conferenza dei servizi, si sono espressi tutti gli enti in merito e tutti hanno dato via libera: su che basi, io, la sospendo? Non posso infrangere le regole”. Sempre Piciocchi aveva spiegato di aver avanzato la richiesta, approvata, ad Esselunga “fuori dalla Conferenza dei servizi per ridurre quella superficie no food, che poi rappresenta una preoccupazione per gli operatori commerciali“. Il progetto iniziale, infatti, prevedeva una superficie dedicata alla vendita di generi non alimentari del dieci per cento più grande rispetto al nuovo assetto.

Dopo aver sollevato diverse polemiche fin dall’annuncio, l’avvio dei lavori del nuovo punto vendita arriva a poco più di un mese di distanza dall’appuntamento elettorale che vedrà l’insediamento del nuovo sindaco di Genova.

 




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