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servizi in crescita, manifatturiero in calo a luglio 2025


Le aziende hanno ricominciato ad assumere, anche se per lo più part-time. È importante sottolineare che le aziende si sono sentite abbastanza fiduciose da aumentare gli oneri di produzione per la prima volta in sei mesi, segno che le pressioni inflazionistiche si stanno trasferendo più facilmente ai clienti.

La produzione frena

Il Pmi composite, tuttavia, è sceso da 51,3 a 50,8 a causa della debolezza del settore manifatturiero. L’indicatore somma l’andamento di entrambi i comparti.

L’indice Caixin China General Manufacturing PMI infatti è sceso a 49,5 a luglio 2025, in calo rispetto al 50,4 di giugno e al di sotto delle previsioni di 50,2. L’ultima lettura ha segnato la seconda contrazione dell’attività manifatturiera in tre mesi, trainata da un calo più netto dei nuovi ordini dall’estero in un contesto di incertezza commerciale globale.

La produzione è diminuita per la seconda volta da ottobre 2023 a causa di un rallentamento della crescita dei nuovi ordini. L’occupazione è diminuita, mentre l’attività di acquisto è aumentata dopo il calo dei due mesi precedenti. Le prestazioni dei fornitori hanno continuato a peggiorare a causa dei ritardi nelle spedizioni e della carenza di fornitori.

Il nodo dei prezzi

Sul fronte dei prezzi, i costi di input sono aumentati per la prima volta in cinque mesi, trainati dall’aumento dei prezzi delle materie prime. Tuttavia, i prezzi di vendita sono diminuiti con l’intensificarsi della concorrenza sul mercato.


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