Emilia Romagna

Servizi culturali, approvata la Relazione sulla qualità


Le biblioteche Loria e dei ragazzi, l’Archivio storico, i Musei di Palazzo dei Pio, il Teatro Comunale e il servizio InCarpi nel 2024 hanno raggiunto gli standard qualitativi, prescritti dalle leggi e dalle Carte dei servizi, che l’amministrazione si impegna a garantire. A certificarlo è la Relazione sullo stato della qualità dei servizi che riporta i dati di monitoraggio di alcuni dei servizi erogati direttamente dal Comune e che è stata approvata nei giorni scorsi dalla Giunta.

La Relazione (a breve consultabile nella sezione Amministrazione trasparente del sito istituzionale) viene redatta ogni anno e fa parte del sistema integrato di controlli interni che si è data l’amministrazione comunale. La qualità dei servizi erogati viene valutata sulla base delle Carte dei servizi (che in parte riprendono la direttiva regionale e in parte introducono ulteriori indicatori) per quanto riguarda i Musei, le Biblioteche, l’Archivio e InCarpi, mentre gli indicatori e gli standard previsti per il Teatro Comunale sono frutto di un’elaborazione interna poiché la Regione non ha ancora definito gli standard di qualità minimi.

“Il monitoraggio – afferma l’assessore alla Cultura Giuliano Albarani – attesta una qualità complessiva e trasversale molto elevata dei servizi erogati, anche se rimangono alcune aree di criticità che sono già oggetto di attenzione. Al di là degli esiti però – prosegue – mi preme rimarcare l’importanza del radicamento, nel lavoro quotidiano e nel tempo, di una cultura della valutazione applicata anche ai servizi che trattano valori immateriali come, appunto, i servizi culturali”.

I criteri di valutazione variano a seconda dell’istituto considerato dall’accessibilità al comfort, dalla dotazione alle attività di promozione e didattica, e, sulla base di questi, la Relazione restituisce una fotografia del servizio offerto agli utenti. La Biblioteca Loria, ad esempio, ha superato lo standard per quanto riguarda gli orari di apertura con 60 ore settimanali, contro le 40 richieste per le biblioteche dei Comuni al di sopra dei 10 mila abitanti, e per lo spazio a disposizione pari a oltre duemila metri quadrati ai quali si aggiungono i 140 mq dell’auditorium. La Biblioteca ha una dotazione di oltre 190 mila documenti complessivi tra fondo librario moderno (138 mila 775 documenti), fondo antico e materiali audiovisivi. Nel 2024 le acquisizioni sono state 3.981, pari a poco più del 62% dello standard richiesto. I prestiti sono stati 81 mila 149, pari all’85,3% dello standard ma comunque in aumento rispetto all’anno precedente (quando avevano raggiunto l’82,4%); il dato è in sintonia con quello generale del Polo bibliotecario modenese che registra una diminuzione generalizzata, anche se in lento recupero, dei prestiti rispetto agli anni precedenti la pandemia. Le iniziative che hanno visto la partecipazione del pubblico sono state 65, tra le rassegne “Ne vale la pena”, “Il gusto delle storie” e altre, workshop e gli appuntamenti collegati alla Festa del Racconto e al Festivalfilosofia, mentre gli studenti e le studentesse che hanno partecipato alla didattica per la promozione della lettura sono stati 1.643, provenienti da 64 classi.

Standard raggiunti, e in alcuni casi superati, anche per la biblioteca dei ragazzi Il falco magico che ha un pubblico di riferimento di poco più di novemila ragazzi e ragazze (tanti sono i carpigiani da zero a 14 anni) al quale può offrire una superficie dedicata di 550 mq, oltre agli spazi della Ludoteca ed espositivi, con una dotazione di 34 mila 200 documenti, tra libri di narrativa, testi di divulgazione, Dvd e cd, periodici, videogiochi e libri in lingua straniera, acquisiti negli ultimi vent’anni (a fronte dei 13 mila 682 richiesti dallo standard di riferimento). Nel solo 2024 le acquisizioni sono state 2.105, esclusi i periodici, e sono state realizzati oltre 110 incontri nell’ambito delle diverse attività di promozione della lettura.

Anche i Musei di Palazzo dei Pio hanno raggiunto gli standard: aperti 28 ore alla settimana, nel 2024 hanno proposto tre mostre (“Il rumore della memoria”, da gennaio ad aprile; “La Veronica di Ugo da Carpi”, da febbraio a giugno; “Riflessi”, da settembre a gennaio 2025) e ospitato 2.254 studenti per le attività didattiche, con uno standard di accoglienza raggiunto al 95% perché non è stato possibile accogliere tutte le domande.

Standard di qualità rispettati anche per il Teatro Comunale (che ha accolto 3.391 studenti nei dieci spettacoli per le scuole raggiungendo “solo” l’80 per cento dello standard di accoglienza perché la richiesta è stata superiore alle previsioni), e per il servizio di accoglienza turistica InCarpi, mentre emerge qualche criticità riguardo all’Archivio: se, infatti, l’Archivio storico, l’unico aperto al pubblico, rispetta gli standard previsti, le sedi di deposito decentrate in via Liguria, in via Piemonte e in via Manicardi, che conservano prevalentemente gli archivi di deposito e correnti, non riescono a raggiungerli per quanto riguarda gli spazi e i sistemi di controllo ambientale


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