Serve una decarbonizzazione competitiva e sostenibile
Più arduo trovare le traiettorie comuni tra produttori di energia e consumatori, ma la sottolineatura (e quasi il “richiamo”) alle necessità di un quadro sistemico e programmatico di politica industriale ci fornisce la chiave per un rinnovato Patto di politica industriale fondato sulla decarbonizzazione competitiva e sostenibile.
Il settore cartario italiano, che impiega 19.000 addetti e genera 8,3 miliardi di euro di fatturato (parte di una filiera più estesa che include la trasformazione e i produttori di macchine e che fattura circa 30 miliardi con 160.000 addetti) è in grave difficoltà a causa dei costi energetici più alti d’Europa. Come tutto il Paese.
Gli impianti cartari, energivori per natura, rallentano e fermano mentre il Paese perde competitività.
Nei primi sette mesi del 2025 la produzione cartaria è arretrata del 2,5% e il fatturato del -3,1%. La quota di export sulla produzione è scesa al 36%, tornando ai livelli del 2023, mentre le importazioni hanno inciso per oltre la metà del consumo nazionale (51%). In un quadro come questo è urgente affrontare tre questioni decisive per la competitività: il differenziale di prezzo del gas, l’energy release e le compensazioni ETS.
Il settore con il Paper Industrial Deal, sulla scia del Clean Industrial Deal, ha delineato un piano per la competitività e la decarbonizzazione dell’industria cartaria italiana, con un mix di misure concrete per trasformare la decarbonizzazione in un motore di crescita per una delle filiera strategica e circolare del Made in Italy.
Source link